I miei SENRYU

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IL SENRYU

Anche il senryu, come l'haiku, è una breve composizione di origine giapponese; è composto da tre versi, di cui quello centrale è un settenario, mentre il primo e il terzo hanno cinque sillabe. Prende il nome dal poeta Karai Senryū, che per primo ne pubblicò una raccolta. 

 

Rispetto all'haiku, qui manca il kigo; prevale il contenuto scherzoso, umoristico o ironico. Il tema non è più (o non solo) la natura, ma piuttosto la vita umana con le sue problematiche. Quando il tema è la natura con i suoi elementi, essi presentano caratteristiche umane. Nel senryu, che spesso è malinconico o triste, possono essere contenute una o più figure retoriche, ad esempio l'iperbole (descrizione esagerata della realtà. Esempio: "Sono mille anni che non ci vediamo", "Ti amo da morire"), la personificazione (attribuzione di caratteristiche umane a elementi della natura o ad oggetti inanimati. Esempio: "il vento ascolta"; "il sole mi sorride"; "la sabbia mi accoglie").


fragore d'onde
umore variabile
l'animo umano


non ti tradirà
colui che ti conosce
l’amico specchio
 


affido al vento

cullati dai ricordi

pensieri per te


in questo cuore
nasce un dolore sordo-
pianger vorrei



*in cerca di ali

lieve come il respiro
dolce è il pensiero


*sera sognante

un'aria profumata

un dolce invito

*insegue sogni

lieve vaga il pensiero
amica notte


*avere le ali

muoversi con il vento

essere altrove


*a piedi nudi

sulla sabbia mi sento

libera e in pace


clochard sfiniti
vagano sotto i ponti-
cercano casa

*spettacolare

il mare è uno splendore

a ogni stagione


 gelo nel cuore

lo porta via l’amore
universale


vecchia bottega
nei vicoli del borgo
vende ricordi


nel vecchio diario
serbo viole e mughetti
che bei ricordi

*salgo i gradini
del mio vecchio portone
profumi antichi

*apre le sue ali

vola oltre le nuvole

incontro al sole


 

*cari ricordi

odor di pane buono

sapori antichi


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*nella campagna

scorron lieti i pensieri
dolcezza è in cuore


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senza futuro

i giovani smarriti

cercan la strada


scrivo con gioia
al fin d’una giornata
l’ultimo haiku

Luce sul mondo-

sul velo dei ricordi
svanirà il buio

donna decisa-

si organizza gli impegni

e non tentenna


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donata agli occhi
sfolgorante ricchezza.
povero è il cieco

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un esempio sei

con la tua semplicità 

spontanea e vera

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rinnoviamoci

in cerca di freschezza

e giovinezza

 


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melodia e vita

sia nella poesia
che nell'amore


vedo il tuo amore
non voglio in alcun modo
farti soffrire

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calda speranza
il mondo cerca pace
amor giustizia


amor giustizia
la vita è sempre bella
se c’è l’amore

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bene profondo

bugia da innamorati
o vero amore
 

 

racchiudo ancora
il piccolo segreto
del primo amore