Super Quiz

 

SUPER

QUIZ

   

DETECTIVES FAMOSI

 

1.Qual è il nome della signora in giallo?

 

A. Jane Marple

B. Jessica Fletcher

C. Veronica Mars

D. Sara Linton

 

2.Qual è l’abbigliamento caratteristico del tenente Colombo?

   

A. Un basco scozzese

B. La cravatta a pois

C. Uno zaino da soldato

D. L’impermeabile spiegazzato

 

3. Quali fiori coltiva Nero Wolf?

 

A. Rose

B. Gigli

C. Orchidee

D. Gerbere

 

4.Il nome della vecchietta impicciona di Agatha Christie è

   

A. Jane Austen

B. Jane Marple

C. Jane Harlow

D. Jane Wilson

 

5. Chi è l’infaticabile aiutante di Sherlock Holmes?

   

A. Il dottor Kildare

B. Padre Brown

C. Il dottor Watson

D. Padre Dowling

 

6.  Philip Marlowe è nato dalla penna di

 

A. Raymond Chandler

B. Sam Spade

C. Edgar Allan Poe

D. Andrea Camilleri

 

    

7.   Il commissario creato dalla fantasia di Georges Simenon si chiama

 

A. Grasset

B. Petit

C. Maigret

D. Perfect

 

8. Ellery Queen è

 

A. Un commissario di polizia

B. Un tenente della squadra omicidi

C. Uno scrittore di gialli

D. Un detertive in corsia

 

9. Auguste Dupin è forse il primo investigatore della letteratura, ideato da

  

A. Edgar Allan Poe

B. Arthur Conan Doyle

C. Agatha Christie

D. Andrea Camilleri

 

10. L’autore delle avventure di Dick Tracy è

 

A. Chester Gould

B. James Ellroy

C.  Michael Connelly

D. John Dickson Carr

   

SOLUZIONI 

 

 

SUPER QUIZ

 

LETTERATURA ITALIANA – GLI INCIPIT

 

1. “Turiddu Macca, il figlio della gnà Nunzia, come tornò da fare il soldato, ogni domenica si pavoneggiava in piazza coll’uniforme da bersagliere e il berretto rosso, che sembrava quella della buona ventura, quando mette su banco colla gabbia dei canarini. Le ragazze se lo rubavano cogli occhi…” è l’incipit di una famosa novella di GIOVANNI VERGA, Si tratta di        

              

A) Cavalleria rusticana

 B)    Nedda

C)  Jeli il pastore

  C) Rosso Malpelo

 

2.   Con quale inflessione di voce e quale atteggiamento d'occhi e di mani, curvandosi, come chi regge rassegnatamente su le spalle un peso insopportabile, il magro giudice D'Andrea soleva ripetere: «Ah, figlio caro!» a chiunque gli facesse qualche scherzosa osservazione per il suo strambo modo di vivere!" è l'incipit di una famosa novella di LUIGI PIRANDELLO. Si tratta di

        

  A)  La vita nuda

B)  La patente

  C)  L'eresia càtara

D) Ciaula scopre la luna

 

3.  “Quando giunse di lontano il primo clamor confuso della ribellione, Don Filippo Cassàura aprì subitamente le palpebre che per solito gli pesavano su gli occhi, infiammate agli orli e arrovesciate come quelle de' piloti che navigano per mari ventosi. - Hai sentito? - chiese al Mazzagrogna che gli stava da presso."è l’incipit di una famosa novella di GABRIELE D’ANNUNZIO, tratta da "Le novelle della Pescara". Si tratta di     

   

  A)  La vergine Anna

 B) La veglia funebre

  C) La contessa d'Amalfi

 D) La morte del duca d'Ofena

 

4.“La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz’ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Dolorosi; durante mezz’ora altre voci, frammiste avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano distaccati i fiori d’oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e mentre durava quel brusio il salone rococò sembrava aver mutato aspetto… “è l’incipit di una famosa opera del  periodo risorgimentale. Si tratta di       

 

  A)   Federico De Roberto – I Viceré

 B)  I. Nievo – Le confessioni di un italiano

C) Tomasi di Lampedusa – Il gattopardo

 D)  Emilio de Marchi – Demetrio Pianelli

 

5. “Cadeva la notte di San Giovanni. Olì uscì dalla cantoniera biancheggiante sull'orlo dello stradale che da Nuoro conduce a Mamojada, e s'avviò pei campi. Era una ragazza quindicenne, alta e bella, con due grandi occhi felini, glauchi e un po' obliqui, e la bocca voluttuosa il cui labbro inferiore, spaccato nel mezzo, pareva composto da due ciliegie” è l’incipit di un famoso romanzo di GRAZIA DELEDDA. Quale?


A)  Canne al vento

B)  Cenere

C)  Colomba

D) Elias Portolu

 

6.    Una voce robusta, che aveva una specie di vibrazione metallica, s'alzò dal mare ed echeggiò fra le tenebre, lanciando queste parole minacciose: - Uomini del canotto! Alt, o vi mando a picco!...

La piccola imbarcazione, montata da due soli uomini, che avanzava faticosamente sui flutti color inchiostro, fuggendo l'alta sponda che si delineava confusamente sulla linea dell'orizzonte…. E’ l’incipit di un notissimo romanzo d’avventure di EMILIO SALGARI. Si tratta di

 

A)   I misteri della Jungla nera

B)  Sulle frontiere del Far-West

C)   La Rosa di Dong-Giang

D)  Il Corsaro Nero

 

7. “Uno dopo l'altro, gli sportelli dei vagoni sono chiusi con impeto; forse, pensa un viaggiatore fantastico, dal ferreo destino che, ormai senza rimedio, porterà via lui e i suoi compagni nelle tenebre. La locomotiva fischia, colpi violenti scoppiano di vagone in vagone sino all'ultimo: il convoglio va lentamente sotto l'ampia tettoia, esce dalla luce dei fanali nell'ombra della notte…

E’ l’incipit di un noto romanzo di ANTONIO FOGAZZARO. Quale?

 

A)  Piccolo mondo antico

B)  Leila

C)  Malombra

D) Daniele Cortis

 

8. Subito, con le prime parole che le rivolse, volle avvisarla che non intendeva compromettersi in una relazione troppo seria. Parlò cioè a un dipresso così: - T'amo molto e per il tuo bene desidero ci si metta d'accordo di andare molto cauti. – La parola era tanto prudente ch'era difficile di crederla detta per amore altrui…”è l’incipit di una famosa opera di ITALO SVEVO (Ettore Schmidt)

.

A)  La coscienza di Zeno

B)  Senilità

C)  Una vita

D) Corto viaggio sentimentale

 

9. Al cadere d'una bella giornata d'aprile dell'anno 1503 la campana di San Domenico in Barletta sonava gli ultimi tocchi dell'avemaria. Sulla piazza vicina in riva al mare, luogo di ritrovo degli abitanti tranquilli che, nelle terricciuole dei climi meridionali specialmente, sogliono sulla sera essere insieme a barattar parole al sereno … è l’incipit di una nota opera della letteratura italiana dell’Ottocento. Quale?


A)  M.D’Azeglio – Ettore Fieramosca

B)  Luigi Settembrini – I miei ricordi

C)  Federico Tozzi – Tre croci

D) G. D’Annunzio – Giiovanni Episcopo

 

10. "Il Barone Carlo Coriolano di Santafusca non credeva in Dio e meno ancora credeva nel diavolo; e, per quanto buon napoletano, nemmeno nelle streghe e nella iettatura. A vent'anni voleva farsi frate, ma imbattutosi in un dotto scienziato francese, un certo dottor Panterre, perseguitato dal governo di Napoleone III per la sua propaganda materialistica ed anarchica…” è l’incipit di un’opera di EMILIO DE MARCHI. Quale?

 

  A)   Demetrio Pianelli

 B)   Arabella

C)   Il cappello del prete

 D)  Giacomo l’idealista

 

 

 

SOLUZIONI

  

SUPER QUIZ 2

 

LETTERATURA FRANCESE – GLI INCIPIT

 

1. “Lungo il viale deserto, nel profondo silenzio della notte, i carri degli ortolani, diretti verso Parigi percuotevano con l'eco dei loro monotoni scossoni, a destra e a sinistra, le facciate delle case immerse nel sonno dietro i filari confusi degli olmi. Un carro di cavoli e un altro di piselli si erano riuniti …” è l’incipit di un romanzo di EMILE ZOLA. Quale?  

 

 

A) Nanà

 B)    Teresa Raquin

C)  Il ventre di Parigi

  C) Germinale

 

2. “IL CASTELLO DELLA MISERIA

Di là da una di quelle colline calve e gobbe sparse per le Lande, tra Dax e Mont-de-Marsan, si ergeva, regnando Luigi Tredicesimo, una di quelle case di campagna che sono così comuni in Guascogna e che i villani chiamano pomposamente castelli. Due torri rotonde, incappucciate da tetti a smoccolatoio…”  Inizia così un noto romanzo “cappa e spada” . Quale?

 

  A)  A.Dumas – I tre moschettieri

B)  T.Gautier – Capitan Fracassa

  C)  P. Féval – Il cavaliere di Lagardère

D) Xavier de Montepin – Il vendicatore

 

3.      Un grande romanzo d’amore inizia con queste parole: Stavamo studiando, quando entrò il preside seguito da un nuovo alunno vestito in borghese e dal bidello che trasportava un grosso banco. Quelli che dormivano si svegliarono e si alzarono in piedi come sorpresi in piena attività. Il preside ci fece cenno di star comodi, poi …”. Di quale romanzo si tratta?

 

  A)  G. Flaubert – Madame Bovary

 B) F. Prevost – Manon Lescaut

  C) A. Dumas  – La signora delle camelie

 D) De Laclos – Le amicizie pericolose

 

4 In alcune città di provincia si trovano case la cui vista ispira una malinconia simile a quella dei chiostri piú tetri, delle lande piú desolate, delle rovine piú tristi: in queste case forse si trovano riuniti e il silenzio del chiostro, e l’aridità delle lande, e le rovine. Vita e movimento vi sono cosí tranquilli che …È l’incipit di una nota opera di Honoré de Balzac. Quale?

 

  A)   Papà Goriot

 B)  La cugina Bette

C)  Illusioni perdute

 D Eugenia Grandet

 

5. “A diciotto anni, la mia famiglia mi affidò alle cure di una parente, che per certi affari si recava in Toscana accompagnata dal marito. Era un'occasione per farmi viaggiare e per sottrarmi all'ozio pericoloso della casa paterna e delle città di provincia dove le prime passioni dell'anima si corrompono …” È l’incipit di un noto romanzo ottocentesco. Quale?

 

A)  A. de Lamartine – Graziella

B)  Flaubert – L’educazione sentimentale

C)  R de Chateaubriand - Atala

D) B. Constant - Adolphe

 

6. È l’incipit di un noto romanzo di uno scrittore e filosofo francese. Di chi si tratta?

Una piovra? Afferrò il coltello, aperse gli occhi, era un sogno. La piovra era lì, lo succhiava con le sue ventose: il caldo. Sudava. Si era addormentato verso l'una, alle due il caldo l'aveva svegliato, si era tuffato in un bagno freddo, poi ricoricato senza asciugarsi"

 

A) A. Camus – Lo straniero

B)  M. Foucault – Le parole e le cose

C)  J. Maritain – Il contadino della Garonna

D) J.P.Sartre – La nausea

 

7. Qualcuno avrebbe potuto farne un libro; ma la storia che vi racconto, io l'ho vissuta con tutto me stesso, fino a consumarmi. Scriverò dunque con semplicità i miei ricordi senza ricorrere a invenzioni per riunirli… Di quale opera è l’incipit?

 

A)  André Gide – La porta stretta

B)  Albert Camus – Lo straniero

C)  Jean-Paul Sartre – Le mani sporche

D) Marcel Proust – Sodoma e Gomorra

 

8. Sarò molto biasimato. Ma che farci? Non è colpa mia se compii dodici anni qualche mese prima della dichiarazione di guerra. Certo la crisi prodotta in me dall'eccezionale periodo che attraversavamo non fu di quelle che in generale si verificano a dodici anni…Di quale opera queste parole costituiscono l’incipit?

 

A)  R. Radiguet – Il diavolo in corpo

B)  Jules Renard – Pel di carota

C) De A. Saint-Éxupery – Volo di notte

D) Joris K. Huysmans - Controcorrente

 

9. “SGANARELLO (con una tabacchiera in mano) - Aristotele può dire quel che vuole, e con lui la filosofia al completo, ma non c’è nulla che uguagli il tabacco; è la passione delle persone civili, e chi vive senza tabacco non è degno di vivere. Non soltanto ravviva e purifica il cervello ma addestra le anime alla virtù, e per sua virtù si impara a diventare civili.”  È l’incipit di una commedia di Molière. Quale?

A)  La scuola delle mogli

B)Don Giovanni

C)  Il misantropo

D) L’avaro

 

10. “Vedi bene, mia cara, che io mantengo le promesse, e che le cuffiette e i nastri non mi pigliano tutto il mio tempo. Non dubitare che me ne resterà sempre un poco per te. Eppure ho visto più guarnizioni e più abiti in questa sola giornata, che nei quattro anni che abbiamo passato insieme;” Di quale opera è l’incipit?

 

  A)   De Laclos – Le amicizie pericolose

 B)   J.J. Rousseau – Le confessioni

C)   Emile Zola - Nanà

 D)  Guy de Maupassant – Bel Ami

 

 

 

SOLUZIONI