Abbandonare un gatto - Harumi Mukarari, Einaudi 2020
Prima regola non innamorarsi mai - Felicia Kingsley, 2020
I quaderni botanici di Madame Lucie - Melissa Da Costa, Rizzoli 2020
Cambiare l'acqua ai fiori - Valèrie Perrin, e/o 2019
Le assaggiatrici - Rosella Postorino, Feltrinelli, 2018
La regina ribelle. Il romanzo di Eleonora d'Aquitania - Elizabeth Chardwick, TRE60 2018
La corona d'inverno. Il romanzo di Eleonora di Aquitania - Elizabeth Chadwick, TRE60, 2019
Suite 405 - Sveva Casati Modignani, Sperling & Kupfer 2018
Il libro dei Baltimore - Joël Dicker, La nave di
Teseo 2018
I quaderni botanici di Madame Lucie - Melissa Da Costa, Rizzoli 2020
La protagonista di questo romanzo, narratrice in prima persona, è Amande Luzin, una giovane donna che ha perso in un drammatico incidente l’amato marito e il bimbo che aspettava. Amande non riesce proprio ad elaborare il lutto e anzi rifiuta la realtà, rinuncia il lavoro, abbandona la casa in cui viveva felice e si rifugia in una vecchia casa di campagna, isolata da tutto e da tutti.
Nella nuova abitazione, tenendo tutte le serrande ermeticamente chiuse per non far filtrare neppure uno spiraglio di luce, Amande si abbandona, trascurandosi completamente. Fortunatamente per lei, un gatto decide di “adottarla” e riesce a introdursi nella casa. Pian piano, entrando la luce, entrano nella casa anche i profumi della terra, dei fiori e dei frutti selvatici che crescono nel terreno vicino.
Per puro caso la giovane ritrova i diari della vecchia proprietaria della casa e del giardino. Incuriosita, si avvicina a un mondo nuovo, al piacere della coltivazione di fiori e frutti, coinvolta suo malgrado in un turbinio sensoriale di nuovi odori, colori, aromi e sapori inusuali.
Una nuova amica, Julie, abbandonata dal suo compagno e anche lei bisognosa di cambiar vita, riesce a trarla fuori dal buio in cui aveva deciso di immergersi. Pur senza averlo programmato, faticosamente Amande rinasce riscoprendo la gioia di vivere grazie al gatto, all’orto e al giardino, che la conquistano completamente.
Assistiamo, pienamente coinvolti e commossi, al recupero di un’anima disperata, che sembrava destinata alla desolazione e all’abbrutimento.
Nel piacere di aver cura di qualcuno e di qualcosa, la giovane ritrova la speranza e scopre con gioia la propria creatività.
Prima regola non innamorarsi mai - Felicia Kingsley, 2020
Silvye, detta La gazza ladra, ha ventisette anni ed è una truffatrice ad alto livello. Su un aereo incontra Nick, detto il Chirurgo perché porta avanti il suo lavoro con estrema precisione, senza lasciarsi distogliere da nulla. Un ricchissimo magnate affida ad entrambi una missione delicate e pericolosa: riportargli il diario di Giacomo Casanova.
Silvye e Nick, per riuscire nel loro intento, dovranno imparare a essere complici ed aiutarsi reciprocamente. Essendo così diversi, lei estrosa improvvisatrice, lui maniaco delle regole, preciso nel suo lavoro, devono solo seguire una regola: non innamorarsi l’uno dell’altra. pur sentendosi profondamente attratti.
L’incarico è lasciato alla loro capacità organizzativa; i due personaggi, che si presenteranno come una coppia recentemente sposata, si sposteranno in diverse città partendo da Monte Carlo, poi Londra, Parigi, Venezia. Né Nick, né Silvye sono abituati a lavorare in coppia, ma soprattutto nessuno dei due è abituato a fidarsi di altre persone al di fuori di se stessi. Dovranno diventare complici e saper affrontare ogni difficoltà dando ognuno il proprio contributo senza lasciarsi confondere dalla fortissima attrazione reciproca.
La storia è molto movimentata; da Casanova a Giordano Bruno e Galilei, dai Templari ai Rosacroce e ai Massoni, i due dovranno affrontare misteri e inseguimenti. Non mancano colpi di scena, omicidi, inganni e sorprese anche divertenti.
MUKARARI HARUMI – Abbandonare un gatto, Einaudi 2020
In un ricordo infantile Haruki Murakami un giorno si recò col padre a una dstanza di 2 km. da casa, per abbandonare una gatta in una scatola, per lascarla lontana. Rientrarono a casa in bici e, sorpresa! la gatta li stava aspettando a casa, dove era giunta prima di loro, non voleva essere abbandonata. Dopo aver fatto tutta quella strada, decisero di tenersela: se lo meritava pure.
Il nonno era un ricco agricoltore, ma il padre appartenne alla sfortunata generazione del dopoguerra. Il padre apparteneva a un reggimento di fanteria. Combatté numerose battaglie . DEra appassionato scrittore di haiku. Ammazzare prigionieri inermi era ovviamente una violazione disumana delle leggi internazionali, ma all’epoca, nell’esercito giapponese, veniva considerata una pratica normale.
La loro casa era piena di libri. Haruki aveva voti appena sufficienti e nessuna passione per qualche disciplina. Fu uno studente mediocre fino al liceo, ciò che costituiva una grossa delusione per suo padre. Per lui, invece, era più importante leggere ciò che gli piaceva, occuparsi di sport e musica. Entrambi i genitori si dedicarono all’insegnamento.
Divenuto uno scrittore professionista, Haruki perse di vista suo padre e non si frequentarono. Lo rivide solo poco prima della sua morte.
Oltre all’episodio della gatta abbandonata che ritornò a casa, ebbero un gattino, che era salito sulla sommità di un pino nel loro giardino e non sapeva discendere. Purtroppo non avevano una scala così alta e il padre non poté aiutare Harumi. Probabilmente restò fra i rami finché non morì.
Ogni tanto Harumi pensava a quell’albero nella loro casa, a quel gattino ancora aggrappato a un ramo, alla morte, alla difficoltà di tornare giú sulla terra, tanto lontana.
Cambiare l'acqua ai fiori - Valèrie Perrin, Feltrinelli 2019
Violette, bambina abbandonata dalla madre e mai adottata, conosce un bellissimo ragazzo, Philippe e se ne innamora. Il rapporto fra i due non è felice, perché lei subisce il fascino e la
personalità di Philippe, che la tradisce con altre donne. Violette rimane incinta; nasce Léonine, una bambina tanto amata dalla mamma, la quale comincia ad acquistare autostima e pian piano si
libera dalla soggezione al marito.
I due inizialmente lavorano come controllori di un passaggio a livello. In realtà, tutto il lavoro grava su Violette. L'amore per la bambina riempie la sua vita, nonostante i tradimenti del marito. Purtroppo una grave sciagura incombe su di loro: la bambina muore in un incendio, con altre bambine, in una colonia di vacanze.
Faticosamente Violette si riprende; le viene offerta una nuova possibilità come guardiana di un cimitero. La sua vita si arricchisce: affezionata agli animali che lo frequentano, si dedica alla cura dei fiori, ritrova l'equilibrio e scopre la sua creatività organizzando il cimitero come in grande giardino e creando nuove specie e varietà di fiori.
Dotata di notevole empatia, riesce ad accogliere i parenti dei defunti, a lenire il loro dolore e ad aiutarli a ritrovare la serenità perduta, grazie anche all'affetto che le dimostrano Celia, Julien, Sasha e tanti altri.
La narrazione non è molto agevole: all'io narrante (Violette), che si muove in modo disordinato tra passato e presente, sull'onda dei ricordi, si sovrappongono i diari e i racconti di tanti personaggi. mescolando lacrime e risate, citazioni di romanzi e canzoni famose, alternando esperienze quotidiane di tumulazioni ed esumazioni con appassionanti storie d'amore e di passione.
Nonostante non sia un libro di facile lettura, il romanzo ha conseguito diversi premi ed ha ottenuto un grande successo di pubblico.
La corona d'inverno. Il romanzo di Eleonora di Aquitania - Elizabeth Chadwick, TRE60, 2019
Dopo la separazione da Luigi VI0, e di Francia, Alienor decise di sposare Enrico il Plantageneto. Anche con lui fu una sposa devota e irreprensibile, mise al mondo otto figli (alcuni dei quali morirono in tenera età) e fu incoronata, assieme a Enrico II, regina d’Inghilterra.
Ancora una volta, però, Alienor dovette constatare che per una donna è impossibile governare alla pari con il proprio consorte. Non solo per le regine, ma per tutte le donne il futuro, nel Medioevo, era sempre un matrimonio combinato dalle famiglie, addirittura quando erano ancora bambine.
Enrico aveva affidato alti incarichi a Thomas Beckett, che diventò cancelliere del regno; non contento e sperando di ottenere potere anche sul clero e sulla Chiesa, Entico gli offrì il prestigioso ruolo di arcivescovo di Canterbury, ma Tommaso rifiutò di sottostare al dominio dal prepotente sovrano e rimase vittima di una congiura, probabilmente ordita proprio dal re e dai suoi accoliti.
La morte di Beckett non giovò affatto ad Enrico: l’arcivescovo acquistò un potere ancora maggiore da morto: gli si attribuivano miracoli, lo si proclamò santo diventando il simbolo della resistenza della Ciesa contro l'assolutismo monarchico ed Enrico dovette rinunciare alle sue ambizioni.
Enrico II decise di dividere i suoi titoli tra i figli Harry (Enrico il giovane), Goffredo, Riccardo Cuor di leone e Giovanni Senzaterra, mantenendo però il potere ad essi associato. Indomita e coraggiosa, Alienor, non più innamorata del marito infedele, ebbe come unico obiettivo aiutare i suoi figli ad avere quello che spettava loro di diritto. Harry, Goffredo e Riccardo presero posizione contro il padre, il quale la punì imprigionandola con l'accusa di avergli aizzato i figli contro.
Suite 405 - Sveva Casati Modignani, Sperling & Kupfer 2018
La scrittrice, in questo romanzo, propone le storie di numerosi personaggi: Armanda con le sue angosce, Bruna col suo amore per il lavoro, buona e disponibile con le clienti e con tutti i suoi amici, Maria col suo cagnolino Fuffi, un'anziana donna che vive sola mantenendo rapporti di buon vicinato con tutti i condomini. Chiara, grande amante dei libri, sfortunata in amore, la nonna Esterina, tutta dedita alla famiglia, e i loro uomini Giovanni, appassionato sindacalista, il ricco conte Lamberto, industriale d’assalto impegnato nella produzione di oggettistica di lusso ma molto attento ai diritti e al benessere dei suoi dipendenti, l’egocentrico Roberto, il professor Wronowski, un vero arrampicatore sociale e infine la detestabile Giada e il suo ancor più detestabile fratello, abituati a sfruttare ogni conoscenza per il loro tornaconto.
Tutte le storie si svolgono, per la maggior parte, in parallelo, confondendoci un po' inizialmente, perché non si coglie facilmente il sottile filo rosso che li lega. I loro destini sembrano disperdersi e allontanarsi l'un l'altro, rimanendo slegati e privi di un qualunque collegamento; in realtà le storie di questi personaggi, che si incontrano e si scontrano, si amano e si detestano, si intrecciano fra loro, sullo sfondo delle lotte salariali, delle difficoltà economiche, dei sogni e delle aspirazioni dei giovani che aspirano a trovare un lavoro stabile, per comprare una casa, per amarsi e metter su famiglia.
Alcune parti della narrazione sono prolisse; in alcuni passaggi la scrittrice si sofferma troppo sulle attività industriali e sulle lotte sindacali, appesantendo la narrazione. Altre pagine, invece, dedicate all’analisi dell’animo dei vari personaggi, ci spingono inevitabilmente ad identificarci con l’uno o l’altro dei protagonisti, rendendoci partecipi e coinvolti nella lettura.
Il libro dei Baltimore - Joël Dicker, La nave di Teseo, 2018
Il protagonista è Marcus Goldman, che abbiamo già incontrato nel famoso romanzo dello stesso autore, La verità sul caso Harry Quebert.
In questo libro Marcus ripercorre la sua vita in seno alla sua famiglia, i Goldman di Montclair, ospite gradito dei parenti Goldman di Baltimore. Riviviamo con lui le vicende delle due famiglie: da una parte i suoi genitori, dall'altra i suoi amatissimi zii, i confronti e le rivalità tra i due clan, i rancori e le gelosie, il lusso e le rinunce.
La vicenda è, di per sé, piuttosto scorrevole e molto gradevole. L'autore si sofferma con piacere sulle vicende del trio Marcus-Hillel-Woody, costituito dall'autore con i suoi cugini reali o acquisiti e il loro amore per Alexandra, le vacanze nelle favolose dimore degli zii, i successi nella scuola e nello sport.
I numerosi salti temporali utilizzati dallo scrittore per svelarci i misteri del passato, le prolissità e le ripetizioni, appesantiscono la narrazione, che avrebbe potuto essere più agevolmente contenuta in metà delle pagine.
Le assaggiatrici- Rosella Pastorino, Feltrinelli 2018
La protagonista del romanzo è Rosa, che vive in un villaggio vicino al nascondiglio di Hitler (chiamato La tana del lupo), con i genitori del marito Gregor, che combatte sul fronte russo. Svolge il lavoro, retribuito, di assaggiatrice dei cibi preparati per il Führer. Ogni giorno, lei ed altre sette ragazze sane e robuste vengono portate in una caserma per assaggiare i piatti destinati a Hitler, sempre sospese tra la paura di rimanere avvelenate e il privilegio di mangiare pietanze squisite, una rarità in tempo di guerra. Un po’ alla volta Rosa diventa amica di alcune assaggiatrici e condivide i loro problemi.
Quando viene a sapere che il marito risulta disperso, Rosa teme di non poterlo più rivedere e di non poter più realizzare i sogni che avevano fatto insieme, prima dello scoppio della guerra.
Tempo dopo, nella caserma arriva un nuovo comandante, Albert Ziegler, molto severo, spietato, che le intimorisce.
Un giorno Rosa lo incontra ad una festa, ma Albert finge di non riconoscerla, perché l’attività delle assaggiatrici deve avvenire nel più assoluto riserbo.
Da quel giorno Ziegler, che in caserma continua a comportarsi severamente con lei, tutte le sere si avvicina a casa di Rosa, fino a quando lei non cede alle sue avances, di nascosto dai suoceri. La giovane finisce per innamorarsene, ma vive questa relazione nutrendo profondi sensi di colpa.
Il finale del romanzo è deludente sotto molti aspetti.
La scrittura è elegante, scorrevole e coinvolgente, con qualche espressione cruda e qualche riflessione amara sulla banalità del Male. Il romanzo, ispirato ad una storia vera, ha vinto alcuni premi letterari ed ha riscosso un discreto successo di pubblico e di critica.
ELIZABETH CHADWICK - La regina ribelle. Il romanzo di Eleonora d'Aquitania, TRE60 2018
Eleonora (Ailenor) è ancora una bambina quando il padre decide di organizzare il suo matrimonio con Luigi, il futuro re di Francia. Alienor, che ha tredici anni, sogna il suo principe azzurro, anche se è molto più grande di lei ed è sposato. Si tratta di Goffredo di Rancon. Alienor è stata ben educata per diventare un giorno regina e per aumentare considerevolmente i suoi possedimenti d'Aquitania. E' molto intelligente e perspicace, ama la musica e la lettura, cavalca volentieri e spesso accompagna il padre nei suoi pellegrinaggi.
In uno di questi pellegrinaggi, l'anziano duca di Aquisgrana, sia per curare il suo corpo malato, sia per purificare la sua anima, si reca a San Giacomo di Compostela, ma trova la morte durante il cammino e viene seppellito vicino al santuario.
Alienor, già orfana di madre, soffre moltissimo per la sua perdita; deve inoltre badare alla sorellina undicenne, Petronilla, capricciosa e indocile.
Accetta l'arduo compito voluto per lei da suo padre e sposa Luigi, giovane debole e poco risoluto, dipendente dalla madre e dai consiglieri Templari.
Nasce una bambina, Maria, ma Luigi aspetta l'erede maschio e rimane deluso. Molto osservante della religione, è assai poco appassionato con la moglie, che rimane delusa su tutti i fronti. Deciderà di divorziare per prendere in mano le redini della propria vita. Col divorzio cambierà vita, sposerà un altro uomo, ma sarà destinata a rimanere delusa anche dal nuovo marito, che l'ha prescelta per diventare la madre dei suoi numerosi eredi e per appropriarsi dell'Aquitania, ma la terrà in scarsa considerazione. Il divorzio le ha consentito di liberarsi di un marito imbelle, ma il secondo marito non le consente di prendere decisioni importanti, le imporrà le sue scelte anche relativamente ai figli, frequenterà le concubine e non le porterà rispetto.