Come D'Aria - Ada D'Adamo, Elliot 2023
Ada D'Adamo in questo diario-romanzo iesce a raccontarsi, a mettere a nudo i propri sentimenti, positivi e negativi, con crudezza e sincerità, senza nascondere le sue paure, le sue rabbie e le sue fragilità, cercando ogni possibile forma di comunicazione con una figlia che non può comunicare né con la parola, né con la gestualità. Daria è nata con una malattia rara, l’oloprosencefalia. Non è in grado di apprendere, non potrà mai parlare, gestire i propri movimenti e il proprio corpo.
Daria ci racconta una storia di sofferenze, ma anche di gioia e di speranza. Ada e Daria finiscono col comunicare con un linguaggio assolutamente nuovo, fatto di piccoli suoni, di gesti da interpretare, di contatti dei due corpi come in una danza.
Ada sa di non poter soddisfare i principali bisogni della bambina: camminare, parlare, essere autonoma, ma si impegna ad assicurarle una vita dignitosa, finché non viene colpita anche lei da una malattia che non lascia scampo.
Alla scrittrice è stato assegnato il Premio Strega pochi giorni dopo la sua morte, avvenuta il 1 aprile 2023.
La portalettere - Francesca Giannone, Casa Editrice Nord 2023
Il romanzo, che prende spunto da una storia vera, narra la storia di una giovane donna ligure che segue il marito in un paesino della Puglia, cercando di inserirsi in un contesto sociale molto diverso da quello di sua provenienza. Anna deve affrontare pregiudizi nei confronti suoi e di altre donne, ma non li subisce: con coraggio esprime le sue idee e le difende, anche a costo di doversi mettere contro le persone a lei più vicine: il marito, il cognato innamorato di lei senza speranza, tutti i familiari e le persone del paese, Per tutti loro lei è e rimane “la forestiera”, la non credente, la comunista, che si batte per avere un lavoro, per non dipendere dagli uomini, per il diritto di voto alle donne. Nel corso degli anni Anna ottiene il rispetto e l'affetto di tutta la popolazione.
La narrazione è molto scorrevole, soprattutto nella prima metà del romanzo. Nell’ultima parte, l’autrice si dilunga nella descrizione della “Casa delle donne”, fortemente voluta e sostenuta da Anna, appesantendo la narrazione, che rimane comunque piacevole.