TRAME DI ROMANZI 2013 - 2014

 SARAH DUNANT - La nascita di Venere, BEAT 2014

KHALED HOSSEINI - E l'eco rispose (2013)

JOHN VERDON - L'enigmista, Piemme 2013

ILDEFONSO FALCONES – La regina scalza 2013

LUCA CRIPPA, MAURIZIO OMNIS - Il fotografo di Auschwitz - Piemme 2013

DAN BROWN - Inferno (2013)

KATHLEEN McGOWAN - Il vangelo secondo Maria Maddalena, Piemme 2013

JOHN GRISHAM - L'ombra del sicomoro (2013)

TRAME DI ROMANZI

 

In queste pagine troverete le trame dei romanzi più diffusi degli ultimi trent'anni, La lettura della trama può invogliare a leggere un libro sconosciuto (o di cui si conosce solo  il titolo) e può costituire un incentivo per la scelta di  un regalo che possa piacere particolarmente ad una persona cara.

Buona lettura a tutti!

 

 Dipinto di Vittorio Matteo Corcos - Pomeriggio in terrazza

 SARAH DUNANT - La nascita di Venere, BEAT 2014

 

Nella Firenze governata da Lorenzo de' Medici, una ricca famiglia di mercanti di stoffe coltiva l'amore per l'arte. Il padre, che ha conosciuto in Oriente un giovane apprendista dal grande talento, lo convince a trasferirsi nella più grande città d'arte d'Europa e gli offre vitto e alloggio e l'incarico di affrescare la cappella di famiglia.

La figlia minore, Alessandra, studia greco e latino, conosce la Divina Commedia e i principali poeti antichi e quelli dell'epoca; ama le belle arti e si diletta di pittura.

Promessa in moglie a un ricco fiorentino di grande cultura, ma molto più grande di lei, che la rende infelice, Alessandra si invaghisce del pittore, da cui spera di apprendere le principali tecniche per la realizzazione di opere d'arte. Pur avendo grande predisposizione per il disegno, non riesce ad andare oltre la realizzazione di semplici disegni col carboncino.

Dopo la morte di Lorenzo, la città precipita nel caos, mentre Girolamo Savonarola tuona contro il dilagare dei costumi e profetizza gravi sciagure contro i viziosi.

La lettura del romanzo, che si presenta come un thriller storico dal finale drammatico, è molto avvincente. L'autrice dedica ampio spazio alla pittura, con particolare riferimento agli artisti dell'epoca, alle opere e ai disegni di Sandro Botticelli, alle difficoltà per la realizzazione delle arcate e delle volte delle cappelle, agli studi della prospettiva, alla realizzazione dei colori con l'utilizzazione di materiali pregiati e rari, quali la cocciniglia, i lapislazzuli.

Molto curata è l'ambientazione dell'epoca, con le consuetudini di corte e interessanti aneddoti sull'uso della forchetta solo sulle tavole dei ricchi. La Dunant analizza e descrive con attenzione la condizione della donna nel Rinascimento e la vita dei poveri e degli schiavi.

JOHN VERDON - L'enigmista, Piemme 2013

 

Thriller molto ben costruito, il libro costituisce l'opera prima di John Verdon, che ha subito catturato l'attenzione della critica e del pubblico ed ha avuto successo e grande diffusione. Mark Mellery, riceve per posta una lettera in cui gli viene chiesto di pensare a un numero, uno qualsiasi. La lettera contiene una seconda busta con un biglietto su cui è scritto proprio il numero che Mark ha pensato, 658. Nella stessa lettera gli viene chiesto di inviare una somma di denaro ad un indirizzo specifico.

Mark chiede consiglio a un vecchio amico detective, Dave Gurney.

Mark continuerà a ricevere lettere di enigmi; successivamente viene ucciso. Dave  discute di questo caso con la moglie Madeleine. Sui luoghi dei delitti (sono più d'uno e riconducono all'autore della lettera a Mark Mellery), Dave incontra un investigatore, Jack Hardwick. Entrambi discutono sui numerosi indizi lasciati dall'assassino sui luoghi del delitto, quasi a voler sfidare la polizia; in realtà oggetti che sembrano privi di senso e per nulla collegati fra loro.

I due scoprono che gli assegni che vengono inviati su richiesta dell'enigmista ritornano indietro e che coloro che risultano essere i destinatari degli assegni sono stati uccisi.

Dave deve muoversi al più presto, perché ha scoperto di essere la prossima vittima.

Alla fine si scoprirà che tutto ha un senso per l'assassino: gli oggetti, le lettere che scrive in versi, la logica di tutto ciò che accade. 

La storia del serial killer che invia alle vittime enigmi e poesie prima di ucciderle avvince dalla prima all'ultima pagina, ma piacciono soprattutto i personaggi del detective e di sua moglie, con i loro problemi personali e familiari e con cui finiamo per identificarci.

Dal punto di vista stilistico, con la sua scrittura sintatticamente corretta e la narrazione estremamente scorrevole, il libro ricorda gialli famosi, al punto che potremmo credere di avere tra le mani un romanzo poliziesco classico, ma alcuni dettagli relativi a nuovissime tecnologie (dalla mappa di Google al mouse e alla realizzazione di un programma di identikit per computer) svelano che, in realtà, si tratta di un libro scritto molto di recente.

 Per leggere l'incipit del libro clicca qui.

 

ILDEFONSO FALCONES – La regina scalza 2013

 

Un’ex schiava della colonia spagnola di Cuba, Caridad, approda in Spagna dopo la morte del suo padrone. Cammina libera per le vie di Siviglia godendosi la sua riconquistata libertà.  Ha venticinque anni e non ha più nessun padrone a cui obbedire, ma non ha neppure una casa e deve difendere questa libertà da tutti. Verrà abusata e sfruttata, si rassegnerà al suo triste destino dando sfogo al dolore col suo canto finché non si prenderà cura di lei una gitana ribelle, Milagros, la bella ballerina che seduce con il suo corpo, le sue movenze, i suoi balli provocanti (la regina scalza). Tra le due donne nasce un’intensa amicizia.

Caridad si innamora del rozzo, ma fiero, libero e volitivo Melchior de Vega, nonno di Milagros. Dal canto suo Milagros si innamora di Pedro, appartenente alla potente famiglia Garcia, nemica dei Vega. 

Un giorno i soldati armati irrompono nella città e, per ordine del re, imprigionano tutti i gitani. La potente famiglia Garcìa propone a Milagros di sposare Pedro; in cambio le promettono la liberazione dei suoi genitori. La regina scalza, già innamorata di Pedro, accetta. 

Le due amiche sono costrette a separarsi, ma il destino ha già stabilito che entrambe possano ritrovarsi tempo dopo, più fiere che mai.

 

LUCA CRIPPA, MAURIZIO OMNIS - Il fotografo di Auschwitz - Piemme 2013

 

Questo libro riporta fedelmente l'attività del giovane austropolacco Wilhelm Brasse che, nel 1939, rifiutò di giurare fedeltà a Hitler e di arruolarsi nella Wehrmacht. L'anno successivo venne internato proprio ad Auschwitz. I suoi compagni furono mandati a morire; lui si salvò, perché era un abile fotografo e perché sapeva parlare in tedesco. Viveva nel campo come tutti gli internati, senza troppi privilegi (tranne quello di vivere). Il suo compito era fotografare migliaia di prigionieri, le varie fasi delle esecuzioni e i terrificanti esperimenti su cavie umane del dottor Josef Mengele. Non ebbe molta scelta, ma decise di svolgere al meglio la sua attività, anzi comprese di poter svolgere un0attività fondamentale per la storia: documentare gli orrori del nazismo.

Per quanto riguardava i prigionieri che sarebbero stati giustiziati, ricorreva al ritocco, in modo che i loro familiari potessero successivamente vederli in fotografia in condizioni non disumane.

Lavorava agli ordini del maresciallo Walter. A volte gli SS, che si facevano fotografare per inviare foto ai parenti, gli regalavano cibo e sigarette, che divideva con i suoi compagni. Tutti i prigionieri erano tenuti ad assistere alle esecuzioni senza abbassare lo sguardo: "La morte, per svolgere il suo ruolo pedagogico, doveva essere pubblica. Tutti dovevano guardare e apprendere, in silenzio". 

Un giorno Mengele gli chiese di "ritrarre immagini di tipo speciale". In genere Mengele gli chiedeva di ritrarre gemelli, ma anche corpi nudi, infreddoliti, malati, nani. Un altro soggetto interessante per Mengele furono le donne con occhi bicolore. Infine fu costretto a fotografare gli esperimenti per sterilizzare le donne "di razza inferiore".

La persona incaricata di condurre da lui i soggetti da fotografare era una prigioniera politica polacca, Baśka. Era bella e piena di vita. Di nascosto, timorosi, lui e Baśka si incontravano furtivamente. Riuscì a farle un ritratto a seno nudo.

Un disegno di fiori colorati, realizzato per Baska, piacque al Kapo e gli chiesero di prepararne centinaia da distribuire alle SS.  Brasse riuscì a salvare qualche prigioniero, dichiarando che il suo aiuto gli era necessario per effettuare i ritocchi alle foto. 

Soffrì molto quando gli riferirono che Baśka era morta suicida.

I comandanti gli chiesero di consegnare loro i negativi di quelle foro a Baśka e di "dimenticare" che quella ragazza fosse mai esistita Ormai lo rispettavano e un giorno gli dissero che avrebbe potuto riacquistare la libertà, dopo aver firmato il riconoscimento della sua appartenenza al popolo germanico. Al suo rifiuto, lo informarono che da quel momento era in pericolo, considerato come traditore.

Un giorno giunsero da Brasse dodici frati. Uno di loro era padre Kolbe. Quando un prigioniero riuscì a fuggire, il direttore del campo ordinò una rappresaglia: se entro 24 ore non si fosse trovato il fuggitivo, dieci prigionieri sarebbero lasciati morire di fame. Le persone selezionate dovettero fare un passo avanti, ma uno di loro si rifiutò, dicendo di essere un padre di famiglia che non poteva accettare di morire. Padre Kolbe si offrì al posto suo. Egli morì dopo dieci giorni di digiuno.

Nelle settimane successive i fotografi iniziarono a preparare documenti falsi per i prigionieri che volevano fuggire.  

E venne il giorno in cui i tedeschi, ormai vicini alla sconfitta, chiesero ai fotografi di bruciare tutti i documenti per non lasciarne traccia ai nemici. I fotografi finsero di obbedire, ma conservarono tutti i documenti fotografati, come prova schiacciante degli orrori perpetrati dai nazisti.

Il libro è corredato di molte fotografie dei prigionieri.

KATHLEEN McGOWAN - Il vangelo secondo Maria Maddalena, Piemme 2013 

Questo thriller storico-religioso narra le vicende che portano al ritrovamento del Vangelo segreto di Maria Maddalena la quale, in fuga dalla Galilea, ha portato con sé in Francia i papiri contenenti la sua storia e li ha nascosti nel territorio della Linguadoca. 

 

La giornalista Maureen Paschal riceve l'incarico di scoprire i papiri segreti di Maria Maddalena, moglie di Gesù, madre dei suoi dei figli.

Nel corso della storia dell’umanità, numerosissimi seguaci del messaggio d’Amore della Maddalena hanno difeso la sua dottrina con la vita; ricordiamo i Càtari, che furono perseguitati, martirizzati e sterminati.

Per Maureen, che è notevolmente incuriosita e impegnata nella ricerca dei papiri segreti, si aprono splendidi scenari sullo sfondo della bella terra di Francia. Ospitata in un favoloso castello, conosce personaggi interessanti e colti e compie delle scoperte di eccezionale valore.

Tra questi personaggi vi sono anche i membri della famigerata setta dei Giusti, seguaci del messaggio di Giovanni Battista, il quale rifiutava di riconoscere un ruolo di rilievo alle donne nella predicazione della parola divina. Costoro ricercano accanitamente i papiri segreti e non esiteranno ad uccidere, pur di appropriarsene.

 

Nella seconda parte, decisamente meno interessante della prima, si avverte subito una caduta verticale di tono e di tensione. La scrittura acquista uno stile molto diverso,  fino a perdere quasi le connotazioni del thriller storico per diventare una semplice narrazione della vita di Gesù. La mancanza di tensione in questa parte diventa scoraggiante, anche se  non mancano rivelazioni clamorose, che ci presentano personaggi “negativi” del vangelo da un punto di vista decisamente inconsueto ed originale.

 

Coloro che riescono a proseguire nella lettura ne sono ampiamente ripagati, perché le vicende seguenti, che coinvolgono i vertici della compagnia dei Gesuiti e della Chiesa cattolica, oltre alle numerose sètte, riportano al massimo la tensione narrativa.

 

Un fortissimo messaggio d’amore, inviato da Maria Maddalena, investe continuamente ogni lettore, anche quello agnostico o ateo.