FEDRO - Il corvo e la volpe

VINCENT VAN GOGH - Campo di grano con corvi
VINCENT VAN GOGH - Campo di grano con corvi

FEDRO - IL CORVO E LA VOLPE

Adattamento teatrale da una favola di Fedro, a cura di Cultura&Svago.

 

 

E' vietata la rappresentazione teatrale o pubblica, l'utilizzazione di questi testi e la citazione anche solo di una parte di essi. E' vietata la riproduzione a stampa o sul web, anche solo parziale.

 

CORVO (Tra sé) – Guarda che bel pezzo di formaggio. Nessuno lo custodisce. Sembra messo lì apposta per me. (Lo prende nel becco e comincia a mangiarlo)

 

VOLPE – (Tra sé) – (Ma guarda un po’ che bel pezzo di formaggio sta mangiando il corvo. E’ davvero sprecato per lui. Vediamo se sono più furba di lui e me lo becco io). Signor corvo, ma sapete che siete un uccello veramente bello? Avete proprio un corpo splendido. E che dire del vostro piumaggio? Di certo tutti gli altri corvi ve lo invidieranno. Con siffatta bellezza sarete di certo voi il predestinato per diventare il re degli uccelli.

 

CORVO – (tra sé pensa: Quanti complimenti! Di certo me li merito).

 

VOLPE – Vi manca soltanto la voce per essere proprio perfetto. Che peccato che non abbiate la voce! Se aveste anche quella, diventereste senz’altro il re degli uccelli. Proprio un peccato!

 

CORVO (Tra sé: Adesso gli faccio sentire che ho la voce e che sono perfetto in tutto e per tutto. Apre il becco): Cra, cra, cra! (il pezzo di formaggio gli cade a terra)

 

VOLPE – Adesso me lo prendo io che, per furbizia, potrei essere proprio la regina degli animali (afferra il formaggio). Se tu, caro corvo, avessi anche il cervello, allora sì che non ti mancherebbe proprio nulla per diventare re.