Ciclo di Angelica  - Anne e Serge Golon 1

Anne (pseudonimo di Simone Changeux) e Serge Golon (pseudonimo di Vsevolod Sergeïvich Goloubinoff), sono stati i fortunati scrittori del famoso ciclo di Angelica. Anne era una giornalista; Serge un archeologo di origine russa. Con l'aiuto delle ricerche storiche del marito, Anne realizzò un ciclo di avventure ambientate nella Francia del XVII secolo, il secolo del Re Sole. La ricostruzione storica delle avventure di Angelica è straordinariamente accurata. Anne e Serge Golon sono riusciti a realizzare una brillate storia d'amore ambientata nella Francia del Re Sole, inserendo abilmente numerosi personaggi storici realmente esistiti. L'ambientazione e le scenografie, soprattutto alla corte di Versailles, sono state accuratamente realizzate.

Tutta la serie dei libri ha avuto un notevole successo.

Da essa sono stati tratti alcuni film, anch'essi di grandissimo successo.

I primi romanzi furono pubblicati in Italia dalla casa editrice Garzanti.

A partire dagli anni Ottanta, la casa editrice Vallardi pubblicò la serie completa.

 

1 Angelica (Angelica - Angelica Marchesa degli Angeli - Angelica e il giustiziato di Notre-Dame) 1957 

2 Angelica sulla via di Versailles (Angelica alla corte dei miracoli e Angelica alla corte del re)1958

3 Angelica e l'amore del re (Angelica e le notti di Versailles; Angelica e l’amore del Re)1959

4 Angelica l'indomabile (Angelica l’indomabile – Angelica schiava d’oriente)1965 

5 Angelica si ribella (Angelica si ribella; Angelica alla guerra) 1965 

6 Angelica e il Nuovo Mondo (Angelica e il pirata; Angelica e il nuovo mondo)1966

7 Angelica alla frontiera 1967 

8 La tentazione di Angelica 1969

9 Angelica e la diavolessa 1973 

10 Angelica e il complotto delle ombre 1978 

11 Angelica a Quebec  - La sfida di Angelica 1984

12 Angelica, la strada della speranza 1985

13 Angelica, la fortezza del cuore 1986

14 La vittoria d'Angelica 1987

 

Personaggi storici realmente esistiti e protagonisti delle storie

 

Luigi XIV, il Re Sole (1638-1715); re dal 1643, rimase sotto la tutela della madre e del cardinale Mazzarino sino alla morte di quest'ultimo (1661). Fu sostenitore dell'assolutismo monarchico (L'état c'est moi, Lo Stato sono io).

 

Il cardinale Richelieu (1585-1642).

 

Il Cardinale Mazzarino (1602-1661).

 

«Mi è stato detto che il cardinale Mazarino ha incoraggiato i gusti del piccolo “Monsieur” perché non desse ombra al fratello. Egli ordinava che lo vestissero da bambina, e faceva travestire in egual modo i suoi piccoli amici. Come fratello del re, si teme sempre che si metta a complottare come il defunto signor Gastone d'Orléans, ch'era davvero insopportabile.»

 

Filippo di Francia, duca d'Orléans, detto anche Filippo d'Orléans o Monsieur, fratello di Luigi XIV (1640-1701).

 

Filippo di Lorena, Cavaliere di Lorena (1643 – 1702), nobile francese, amante di Monsieur, fratello di Luigi XIV.

 

Nicolas Fouquet (1615 – 1680), uomo politico francese.

 

"La nobiltà, che Fouquet inondava di prodigalità, non lo avrebbe difeso, per paura di seguirne la sorte. E le immense ricchezze del sovrintendente sarebbero tornate nelle casse dello Stato, ciò ch'era giusto."

 

Jean-Baptiste Colbert (1619 – 1683), politico ed economista francese.

 

Antoine Nompar de Caumont, duca di Lauzun (1632 – 1723), detto Péguilin, comandante delle truppe del re;.

 

Luigi II di Borbone-Condé, principe di Condé (1621 – 1686) è stato un nobile e condottiero francese.

 

Scrittori, letterati e musicisti

 

Jean de La Fontaine (1621 –1695) fu autore di celebri favole aventi per protagonisti gli animali. Fu conosciuto da Angelica a casa di Ninon e presso la corte del re. 

 

Trovatori della Linguadoca: poeti che scrissero mirabili liriche d'amore in lingua occitanica (lingua d'oc), l'antico francese della Francia meridionale. Frequentavano le corti d'amore di Jeoffrey de Peyrac.

 

"Avete mai udito parlare dei trovatori della Linguadoca, signora?»

Angelica non aveva previsto quel genere di conversazione. Era tutta rattratta in una tensione di difesa e balbettò a stento:

«Sì, credo... Erano chiamati così certi poeti del Medio Evo.»

 

«I poeti dell'amore. Lingua d'oc! Dolce lingua! Così differente dalla rude parlata del Nord, la lingua d'oil. In Aquitania si imparava l'arte d'amare perché, come disse Ovidio molto prima degli stessi trovatori, “l'amore è un'arte che può insegnarsi e in cui ci si può perfezionare studiando le sue leggi...”»

 

Ninon de Lenclos fu una scrittrice e cortigiana francese di grande cultura. Cugina del re, faceva parte della corte.

 

Paul Scarron (1610 – 1660), scrittore e poeta francese, viene menzionato unicamente come marito di Madame de Maintenon.

 

"Quest'inverno, ho potuto recarmi ai ricevimenti che dava uno scrittore satirico, il poeta Scarron. Un tremendo uomo, infermo, cattivo, ma che spirito, mia cara! Conservo di quei ricevimenti un meraviglioso ricordo!

 

Battista Lulli fu il musicista del re.

 

Molière era il commediografo di corte.

 

"Infine, tutta la corte aveva potuto applaudire, nel teatro all'aperto, una commedia piena di spirito: Gli importuni, di un giovane autore chiamato Molière."

 

Le favorite del re Luigi XIV che appaiono nelle storie del Ciclo di Angelica

 

Olimpia Mancini, contessa di Soisson, (1639 - 1708), nipote di Mazzarino, fu la prima favorita del re Luigi XIV. 

 

Louise Françoise La Baume Le Blanc, nota come Madame de La Vallière (1644 – 1710) fu, in ordine di tempo, la seconda favorita del re Luigi XIV, dopo la contessa di Soisson.

 

"Li avrebbe mandati a Versailles, quel «piccolo castello di carte» perduto fra paludi e foreste, dove Luigi XIV aveva per la prima volta stretto fra le braccia la dolce La Vallière. In omaggio a quell'amore ardente, nascosto, si sarebbe edificata lì la più luminosa testimonianza alla gloria del Re Sole."

 

Françoise Athénaïs di Rochechouart, marchesa di Montespan (1640 – 1707), conosciuta come Madame de Montespan, è stata la più famosa favorita del re Luigi XIV.

 

Françoise d'Aubigné, moglie del poeta Scarron, nota come Madame de Maintenon, fu favorita e moglie morganatica del re Luigi XIV.

 

 "Luigi XIV passò senza sospettare la parte che avrebbero rappresentato nella sua vita quelle tre donne riunite lì per uno strano caso. Atenaide di Tonnay-Charente di Rostemart, Angelica di Peyrac, Francesca Scarron, nata d'Aubigné."

Altri personaggi storici che appaiono nei primi due volumi delle storie

 

Catherine Deshayes, nota come La Voisin (1640 – 1680), fu una nota avvelenatrice e presunta maga, uno dei principali personaggi dell'affare dei veleni, durante il regno di Luigi XIV. Nel primo libro tentò di far uccidere Angelica, per non essere denunciata.

 

 "Chiedevano alla Voisin il filtro magico che incatena i cuori, la droga afrodisiaca che trascina i sensi.

Altri desideravano l'eredità di un vecchio zio che non si decideva a morire, o volevano sbarazzarsi di un vecchio marito, di una rivale, di un figlio che doveva nascere.

Procuratrice di aborti, avvelenatrice, strega, la Voisin era tutto questo.

Che volevano ancora? Trovare tesori, parlare al diavolo, rivedere un morto, uccidere a distanza per magia... Bastava andare dalla Voisin."

 

François Desgrez, poliziotto francese, fu incaricato di svolgere le indagini relative all'Affare dei veleni. Sin dal primo volume della serie è il difensore al processo contro Jeoffrey e, successivamente, diventa un sincero amico e consigliere di Angelica.

 

Vincenzo de' Paoli (1581-1660), fondatore delle Dame della carità, si dedicò a una missione caritatevole, sociale, educativa, a favore dei poveri e dei bambini.  Fu canonizzato nel 1737. Nei libri viene nominato come colui che impediva i rapimenti dei bambini da parta della Corte dei Miracoli e li proteggeva

 

"Il signor Vincent de Paul è la coscienza del regno, ecco. Egli vede la regina quasi ogni giorno, è ricevuto da tutti i principi. Con ciò, l'uomo più semplice e allegro che vi sia. La sua idea è che la miseria si può guarire e che i grandi di questo mondo debbono aiutarlo a ridurla.»

 

«Bisognerà che parli con il signor Vincenzo di questi costumi campagnoli», riprese il gentiluomo. «Ne farà una malattia, il poveretto. Lui, che ha fondato un ordine specialmente incaricato di evangelizzare il clero rurale."

 

"Il bimbo non ha che sei o sette mesi; sarà facile deformargli le gambe e storpiarlo per mandarlo a mendicare con una delle «marchese».... Da un po' di tempo gli affari vanno meglio. Sì, da quando quel prete Vincenzo non c'è più a «prendere» i bambini sulla soglia delle porte e a mandarli chissà dove."

 

Urbano Grandier, parroco processato per stregoneria e arso vivo per aver "stregato" le monache del convento di Loudun. (il suo nome viene fatto durante il processo a Jeoffrey de Peyrac).

 

Eventi storici

 

Inquisizione, istituzione fondata dalla Chiesa cattolica per ricercare e condannare a morte gli eretici con un apposito tribunale. Se ne parla con dovizia di particolari nei primi due volumi della serie.

 

"Si ricordava del povero Galileo che dovette ritrattare sotto le torture dell'Inquisizione la sua “eresia del movimento della terra”, e che più tardi, morì sospirando: “Eppur si muove!...”

 

"Quand'ero giovane, assistei al processo dell'abate Grandin, che fu bruciato vivo per aver stregato le religiose di Loudun. Accadevano proprio le stesse cose. Non c'erano in sala abbastanza mantelli per coprire tutte quelle belle ragazze che si svestivano appena vedevano Grandin. Non si faceva neanche in tempo a dire uff! Ma oggi, non avete visto nulla. Durante le udienze di Loudun, ce n'eran di quelle che, tutte nude, si coricavano per terra e...»

 

Fronda: movimento di opposizione del Parlamento, guidata da Fouquet contro il cardinale Mazzarino. Vi fu indirettamente coinvolta Angelica.

 

"Mi ricordo, certo, che, quand'ero bambina, si parlava nel Poitou d'una sedicente cospirazione dei nobili nella quale erano immischiati il signor Fouquet, il principe di Condé e altri grandi personaggi. Poco dopo, ci fu la Fronda.»

Era già abbastanza difficile azzardare simili cose dinanzi alla “Grande Mademoiselle”.

 

I Templari, Cavalieri di Malta

 

"Quel recinto, un tempo feudo dei monaci guerrieri chiamati Templari e quindi dei cavalieri di Malta, godeva di antichissimi privilegi dinanzi ai quali lo stesso re si inchinava: non vi si pagavano imposte, non vi si subiva nessun impedimento amministrativo o poliziesco, e i debitori insolventi vi trovavano asilo contro le sentenze di arresto".

 

Compagnia francese delle Indie, impresa commerciale marittima, istituita da Luigi XIV e fondata da Colbert nel 1664 per commerciare con l'Oriente. Angelica entrerà nell'affare della Compagnia delle Indie.

 

Affare dei veleni, gravissimo scandalo verificatosi a Parigi durante il regno di Luigi XIV. In seguito a ciò, Madame de Montespan fu allontanata dalla corte di Versailles. Trentasei persone furono giustiziate per avvelenamento e stregoneria. Vi fu implicata anche La Voisin. Vi fu indirettamente implicata Angelica.

 

Corte dei Miracoli, area senza legge dei quartieri di Parigi, dove si rifugiavano mendicanti, miserabili e presunti infermi, che  fingevano di avere delle disabilità (cecità, mutismo, paralisi ecc.) che scomparivano al calar della notte (miracolo). I mendicanti e i farabutti di questa corte diventano amici e protettori di Angelica nel secondo volume.

 

 "Gian Putrido era mercante di bambini.... Ai più piccoli venivano torte le membra per affittarli ai mendicanti che se ne servivano per impietosire i passanti. I ragazzi più graziosi e le bambine venivano invece allevati con cura e venduti, ancora in tenera età, a signori viziosi che li prenotavano per i loro orrendi piaceri. I più fortunati erano quelli comprati dalle donne sterili, avide di trovare in casa il sorriso di un bimbo....

Saltimbanchi e ciarlatani acquistavano per pochi soldi bambini sani per addestrarli a far giuochi di abilità.

Con quella pietosa merce, si svolgeva un traffico enorme, incessante."

 

"Dove si poteva trovare una cosa simile se non alla Corte dei Miracoli? Ben pagati, il falso cieco, il falso sordo, il falso paralitico si ponevano sul passaggio della processione e, a un tratto, proclamavano la loro guarigione versando lagrime di gioia."