ANEDDOTI NEL MONDO DEL CINEMA

ALFRED HITCHCOCK

  • In ogni film da lui diretto Alfred Hitchcock appare in un breve cameo, collocato poco dopo l'inizio del film, come semplice comparsa.
  • Nella realizzazione delle complesse sequenze oniriche del film Io ti salverò collaborò l'artista Salvador Dalì.
  • Il regista era un burlone e amava fare terribili scherzi alla troupe. Durante le riprese del film Il club dei 39 del 1935 i due attori protagonisti, Robert Donat e Madeleine Carroll, rimasero ammanettati per due ore perché Hitchock aveva sostenuto di aver perso la chiave delle manette.
  • Hitchcock sceglieva come protagoniste dei suoi film dive bellissime e bionde, purché di una bellezza algida. Dichiarò che non avrebbe mai girato film con Marilyn Monroe e con Brigitte Bardot, perché "avevano il sesso stampato su ogni angolo del viso".

VITTORIO DE SICA

  • Vittorio De Sica ebbe due mogli, Giuditta Rissone, da cui ebbe la figlia Emy, e Maria Mercader, che gli diede due figli,  Manuel e Christian. Quest'ultimo raccontò che il padre, barcamenandosi "tra due fuochi coniugali", riusciva a conciliare le feste sia con l'una che con l'altra famiglia. Nei cenoni natalizi presenziava in una famiglia, mettendo l'orologio avanti di due ore, e poi nell'altra, in modo che i suoi figli non si accorgessero del trucco.
  • In un celebre aforisma, De Sica sostenne che la Bibbia insegna ad amare i nemici come gli amici, probabilmente perché sono gli stessi.
  • De Sica doveva girare alcune scene di un film con Marcello Mastroianni e la Loren a Napoli, dove generalmente la gente è molto chiassosa. Il regista, rivolto agli astanti, col megafono chiese due minuti di silenzio. I napoletani, che lo amavano molto, immediatamente si zittirono. Non volava una mosca.
  • Parlando dell'attrice Gina Lollobrigida, che aveva interpretato da protagonista alcuni suoi film, coniò il termine maggiorata fisica.
  • Il principale difetto del regista Vittorio De Sica era la passione per il gioco d’azzardo: perdeva tutti i suoi guadagni nei casinò. Una volta giocò al casinò di Montecarlo. Onassis, che ne era comproprietario, gli disse che con i soldi che lui aveva perso avrebbero rifatto tutte le aiuole del palazzo. Per fortuna, ogni tanto la moglie vinceva e la famiglia compensava le perdite.

 

ALBERTO SORDI

  • Durante l'inaugurazione di Dinocittà negli studi di Dino De Laurentis, Alberto Sordi diede uno spintone a Vittorio de Sica, che fini tra le braccia di Amintore Fanfani. Tra le risate di tutti, il regista si scusò dicendo: "Onorevole, quest'uomo mi spinge da vent'anni'".  
  •  Alberto Sordi aveva gusti semplici nel mangiare: alle ostriche e allo champagne preferiva la bruschetta e un bicchiere di vino.
  • Pur avendo interpretato tanti personaggi, Sordi si rifiutò di interpretare il ruolo dei politici, in quanto diceva che recitavano già loro e in modo molto credibile

DARIO ARGENTO

 

In quasi tutti i film di Dario Argento, il killer viene rappresentato con l'impermeabile, il cappello e i guanti di pelle. Indimenticabile è una delle ultime scene di Profondo rosso, dove vediamo Clara Calamai, truccatissima, con l'impermeabile, il cappello e i guanti con cerniera.

 

In tutti i film di Dario Argento, tranne Non ho sonno, vengono inquadrate le mani del killer, che appartengono proprio al regista.

SANDRA MILO

 

Nel 1961 al festival del cinema di Venezia fu presentato il film Vanina Vanini (tratto dal romanzo di Stendhal). Il film e l'interpretazione di Sandra Milo furono stroncati dalla critica. Enrico Lucherini, a causa di queste critiche, chiamava Canina Canini l'attrice.