Vocaboli CON L'INIZIALE IN R, S, T , U, V, Z - Origine e significato

REBUS - Diffusissimo gioco illustrato, in cui bisogna indovinare una frase a partire dai nomi di oggetti o cose illustrate, deriva dalla locuzione avverbiale latina  rebus sic stantibus (= stando così le cose), da cui rebus (ablativo plurale di res = cosa).

 

RICORDARE - Deriva dal latino recordari ed è composto dal prefisso  re e da cor, cordis (= cuore). Alla lettera significa ricondurre al cuore.

 

RUBINETTO - Deriva dal francese robinet (=piccolo montone), che deriva da Robin, nome del montone, perché una volta in Francia la chiavetta di apertura dell’acqua era ornata con una testa di animale.

 

RUBRICA - Deriva dal latino ruber (=rosso) e nasce dall'abitudine degli amanuensi medievali di dare risalto alle lettere iniziali di ogni capitolo di un libro (capilettera) con colori vivaci, tra cui il rosso.

 

 

SALARIO - La paga, che nell'antichità veniva data come compenso al lavoratore, consisteva in una certa quantità di sale che, a causa delle difficoltà di lavorazione per ottenere il salgemma, costituiva un bene preziosissimo. 

 

SBOLOGNARE - Liberarsi di qualcosa o di qualcuno. Sembra che derivi da un'attività assai diffusa nell'antichità a Bologna, dove vi era un elevato commercio di oro falso, da cui il diffuso detto "L'oro di Bologna si fa nero dalla vergogna".

 

SCARAMUCCIA - Dal nome di una maschera napoletana n po' fanfarona, spaccona e bugiarda. Dal suo nome nasce la parola scaramuccia, che sta ad indicare un bisticcio verbale, una lite o un diverbio.

 

SCUOLA - Deriva dal latino scòla che, a sua volta, deriva dal greco scholè (= ozio, riposo) e indicava, in origine, lo stare liberi da preoccupazione, il luogo in cui non si svolgevano faccende, dove si era liberi di occuparsi di qualcosa per divertimento, per il puro piacere della conoscenza.

   

SENATO - Dal latino senex (=vecchio).

 

SNOB - Il termine, che indica una persona che finge una nobiltà che non possiede, deriva dalla locuzione latina sine nobilitate (senza nobiltà) ed è formata dall'iniziale della prima parola e dalle prime lettere della seconda (Sine NOBilitate).

 

SOLDATO - Militare mercenario, che veniva pagato con il soldo.

 

SOLDO - Il termine deriva da solidum (solido o soldo), antica moneta coniata in oro nell'Impero Romano da Diocleziano e, successivamente, in argento nel Tardo Romano Impero (XIII secolo), coniata in argento dall'imperatore Enrico VI. Dal solidum tardolatino derivano il soul francese e lo scellino (skilling), utilizzato nei paesi scandinavi.

 

STREGA - Il termine deriva dal greco stryx, strygòs, che significa barbagianni, uccello notturno (strige).

 

STRENNA - Deriva dalla ninfa Strenia, divinità della religione romana, simbolo del nuovo anno e portatrice di buona fortuna. Gli antichi Romani, durante le feste dei Saturnali, (dal 17 al 23 dicembre), in onore del dio Saturno, si scambiavano doni di vario genere (in genere datteri, frutta secca e vino) e ramoscelli di piante del bosco dedicato alla dea Strenia, da cui il termine strenae.

  

SVAGO - Dal latino ex (=oltre, al di fuori) e vagus (=errante), indica momento di distrazione dalle preoccupazioni, di attività piacevole e non impegnativa.

 

 

TIRAPIEDI - Così era detto l'aiutante del boia che, dopo l'esecuzione, tirava via il cadavere trascinandolo per i piedi.

   

TRATTORIA-Termine coniato nell'antica Roma, derivante da un documento, la lictera tractòria, necessario per intraprendere un viaggio ufficiale. Chi la esibiva negli appositi spacci, che da essa vennero poi chiamati trattorie, riceveva cibo*.

 

VADEMECUM - Parola nata dalla locuzione vade mecum di origine latina (=vai con me), indica il libro o manuale contenente indicazioni pratiche per chi viaggia.

 

VELINA - Appellativo della ragazza che assume una funzione decorativa in un programma televisivo. L’origine di questo termine si deve ad Antonio Ricci, ideatore di Striscia la notizia, il quale pensò di animare il notiziario dando alle ragazze il compito di recapitare in scena alcuni messaggi scritti su un foglio che, in linguaggio giornalistico, si chiama velina.

 

VELLEITÀ - Dal latino velle, che significa volere, indica una volontà debole e scarsamente efficace. 

 

ZAR è una voce russa che deriva dalla contrazione del latino Caesar nella pronunzia czar (polacco).  

 

* Da "Guida alle trattorie di Napoli" di GIULIA CANNADA BARTOLI, Edizioni dell'Ippogrifo