Titoli delle canzoni di Fabrizio De André con i versi più significativi

NELL’ACQUA DELLA CHIARA FONTANA

(Or. Dans l’eau de la claire fontaine di G. Brassens)

 

(...)

Volli coprire le sue spalle

tutte di petali di rosa

ma il suo seno era così minuto

che fu sufficiente una rosa.

(...)

 

 

CANTICO DEI DROGATI

(...)

Io che non vedo più

che folletti di vetro

che mi spiano davanti

che mi ridono dietro.

Come potrò dire a mia madre

che ho paura?

(...)

FIUME SAND CREEK

 

(...)

Fu un generale di vent’anni

occhi turchini e giacca uguale.

Fu un generale di vent’anni

figlio d’un temporale.

Ora i bambini dormono

sul fondo del Sand Creek

UN MATTO 

 

Tu prova ad avere un mondo nel cuore

e non riesci ad esprimerlo con le parole

(...)

qui sulla collina dormo malvolentieri

eppure c’è luce ormai nei miei pensieri,

qui nella penombra ora invento parole

ma rimpiango una luce, la luce del sole.

(...)

IL SUONATORE JONES

 

(...)

Libertà l’ho vista dormire

nei campi coltivati

a cielo e denaro,

a cielo ed amore,

protetta da un filo spinato.

(....)

VALZER PER UN AMORE

 

(...)

e per questo ti dico amore amor

io t’attenderò ogni sera

ma tu vieni non aspettare ancor

vieni adesso finché è primavera.

LA BALLATA DEGLI IMPICCATI

(Ispirata alla “Ballade des pendus” di F. Villon)

 

Tutti morimmo a stento

ingoiando l’ultima voce

tirando calci al vento

vedemmo sfumar la luce.

LEGGENDA DI NATALE

(Ispirata a Le Père Noël et la petite fille di G. Brassens)

 

Parlavi alla luna giocavi coi fiori

avevi l’età che non porta dolori

e il vento era un mago, la rugiada una dea

nel bosco incantato di ogni tua idea 

(...)

CARLO MARTELLO RITORNA DALLA BATTAGLIA DI POITIERS

Re Carlo tornava dalla guerra

lo accoglie la sua terra

cingendolo d'allor

al sol della calda primavera

lampeggia l'armatura

del sire vincitor

(...)

CANZONE DEL MAGGIO

(Liberamente tratta da un canto del maggio francese 1968

(...)

verremo ancora alle vostre porte

e grideremo ancora più forte

per quanto voi vi crediate assolti

siete per sempre coinvolti, 

S’I’ FOSSE FOCO (da un sonetto di Cecco Angiolieri

(...)

S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui

torrei le donne giovani e leggiadre

e vecchie e laide lasserei altrui.

UN CHIMICO 

(...)

Primavera non bussa, lei entra sicura

come il fumo lei penetra in ogni fessura

ha le labbra di carne, i capelli di grano

che paura, che voglia che ti prenda per mano.

Che paura, che voglia che ti porti lontano.

LA CANZONE DI MARINELLA

(...)

Dicono poi che mentre ritornavi

nel fiume chissà come scivolavi

e lui che non ti volle creder morta

bussò cent'anni ancora alla tua porta

(...)

BALLATA DELL'AMORE CIECO

(...)

Fuori soffiava dolce il vento

tralalalalla tralallaleru

ma lei fu presa da sgomento

quando lo vide morir contento.

(...)

LA GUERRA DI PIERO

(...)

E se gli sparo in fronte o nel cuore

soltanto il tempo avrà per morire

ma il tempo a me resterà per vedere

vedere gli occhi di un uomo che muore"

AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI

(...)

venuto dal sole o da spiagge gelate

perduto in novembre o col vento d'estate

io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai

amore che vieni, amore che vai

io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai

amore che vieni, amore che vai.

BOCCA DI ROSA

 

(...)

C’era un cartello giallo

con una scritta nera

diceva: “Addio Bocca di rosa

con te se ne parte la primavera”.

LA BALLATA DEL MICHE'

(...)

domani alle tre

nella fossa comune cadrà

senza il prete e la messa perché d'un suicida

non hanno pietà

(...)

RECITATIVO

(...)

 

noi che invochiam pietà siamo i drogati.

Dell’inumano varcando il confine

conoscemmo anzitempo la carogna

che ad ogni ambito sogno mette fine:

che la pietà non vi sia di vergogna

(...)

GIROTONDO

 

(...)

La guerra è dappertutto,

Marcondiro’ndera

la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?

Ci penseran gli uomini, le bestie e i fiori

i boschi e le stagioni con i mille colori. 

IL PESCATORE

 

(...)

Ma all’ombra dell’ultimo sole

s’era assopito il pescatore

e aveva un solco lungo il viso

come una specie di sorriso  

UN GIUDICE

 

(...)

giudice finalmente,

arbitro in terra del bene e del male.

E allora la mia statura non dispensò più buonumore

a chi alla sbarra in piedi mi diceva “Vostro Onore”,

e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, 

(...)

INVERNO

 

(...)

Ma tu che stai,

perché rimani?

Un altro inverno

tornerà domani

cadrà altra neve

a consolare i campi

cadrà altra neve

sui camposanti.

VIA DEL CAMPO

 

(...)

Ama e ridi se amor risponde

piangi forte se non ti sente

dai diamanti non nasce niente

dal letame nascono i fior. 

LA COLLINA

 

(...)

lui che offrì la faccia al vento,

la gola al vino e mai un pensiero

non al denaro, non all’amore né al cielo. 

(...)

DON RAFFAÉ

 

(...)

Ah che bell’ ’o café

pure in carcere ‘o sanno fâ

co’ â ricetta ch’a Ciccirinella,

compagno di cella,

ci ha dato mammà.

GEORDIE

(...)

Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,

non ha vent'anni ancora

cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,

potrete impiccarlo allora

(...)

PREGHIERA IN GENNAIO

 

(...)

Dio di misericordia, il tuo bel Paradiso

l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso

per quelli che han vissuto con la coscienza pura;

l’Inferno esiste solo per chi ne ha paura.

IL TESTAMENTO

(...)

Quando la Morte mi chiederà

di restituirle la libertà

forse una lacrima, forse una sola

sulla mia tomba si spenderà

forse un sorriso, forse uno solo

dal mio ricordo germoglierà

(...)

FILA LA LANA

(...)

Ma la dama abbandonata

non ritroverà il suo amore

e il gran ceppo del camino

non varrà a scaldarle il cuore

(...)

CANZONE DELL'AMORE PERDUTO

(...)

E quando ti troverai in mano

quei fiori appassiti al sole

di un aprile ormai lontano,

li rimpiangerai

CITTA' VECCHIA

(...)

Se tu penserai, se giudicherai

da buon borghese

li condannerai a cinquemila anni più le spese

ma se capirai, se li cercherai fino in fondo

se non sono gigli son pur sempre figli

vittime di questo mondo.


Sul web potrete ascoltare le canzoni di Fabrizio de André sul sito https://archive.org/details/tntvillage_485451