LEGGENDE SARDE

GRAZIA DELEDDA - Nostra Signora del Buon Consiglio - Antica leggenda sarda 

 

C'era una volta, in un villaggio della Sardegna, don Juanne Perrez, n uomo ateo malvagio che non dava mai elemosina ai poveri.Quest'uomo abitava in una casa immensa e misteriosa: Aveva con sé, come servetta, una nipotina di quindici anni, chiamata Mariedda, che era buona, bella e devota, con i capelli neri e occhi bellissimi. Don Juanne pensava di servirsi di Mariedda e poi farla sposare a un uomo del villaggio, che era molto brutto. Mariedda non accettò di sposare quell'uomo che si vendicò in mille modi, suscitando l'ira di don Juanne, che decise di sposare proprio lui quella bella nipote. 

La poveretta si rifiutò, invocando il rapporto di parentela, ma don Juanne la chiuse a chiave in camera.

Mariedda pianse e invocò Nostra Signora del Buon Consiglio. Durante la notte, le apparve una donna bellissima, circondata di luce.

La bella Signora consigliò a Mariedda di chiedere allo zio otto giorni di tempo, promettendole il suo aiuto.

Lo zio le concesse otto giorni di tempo, lasciandola sempre rinchiusa nella sua stanza.

Passati gli otto giorni,  a Mariedda apparve nuovamente la Celeste Signora, che le donò un rosario per guarire i malati.

Mariedda, la mattina dopo, si svegliò sotto un roveto. Pregò e poi si avviò verso la città e si mise a cercare una casa dove potesse lavorare come serva.

Passando davanti al palazzo reale, vide molta gente preoccupata per il figlio del re di Arborea.
Mariedda, toccando i grani del suo rosario ricordò che questo poteva guarire i malati.

Senza dir nulla,entrò nel reale palazzo e fu condotta dinanzi al padre dell'infermo.

Mariedda mise il rosario al collo del principe , che riaprì gli occhi, guarito. Guardandola così bella, l'abbracciò e la volle in sposa.

Dopo un anno la ragazza dimenticò di pregare la Signora del Buon Consiglio e di ricordarla sempre. 

Gli Spagnoli invasero il regno di Arboréa, e don Mariano, lo sposo di Mariedda, dovette partire col suo esercito , lasciando  Mariedda, che aspettava un figlio.

Durante la guerra, nacque il figlio di don Mariano, un bellissimo bambino.

Ma qualcuno tramava nell'ombra. Era don Juanne Perrez, che viveva solo per vendicarsi.

Si vestì da medico, con una lunga barba bianca,  si recò ad Oristano, spacciandosi per un medico al punto da essere accettato come medico di Corte. Mariedda non lo riconobbe.

Quando nacque il bellissimo bambino più sopra accennato, fu chiamato il falso medico, che lo nascose e lo sostituì con un cagnolino nero. 

La Corte Reale era immersa nel dolore. Il principe riodiò la moglie e allontanò lei e il piccolo mostriciattolo fuori dal regno.

Mariella stringeva fra le braccia il cagnolino, piangeva e pregava Nostra Signora del Buon Consiglio, chiedendo misericordia.

Le apparve una gran luce d'oro, con la Madonna , che dichiarò di essere la madre dei dolorosi e che non l'avrebbe abbandonata.

 

Quando sollevò la fronte dal suolo, Mariedda si trovò fra le braccia non più il cagnolino nero, ma un bellissimo bambino. Si incamminò con lui attraverso la grande pianura. Dopo qualche ora arrivò davanti ad  una bella casetta circondata da un giardino. Mariedda bussò. La serva le disse che era lei la padrona che aspettavano.Da allora lei fu la padrona di quella casetta nascosta frai fiori.
Mariedda era felice: pregava sempre, e aspettava di rivedere il suo sposo.

Trascorsero cinque anni. Un giorno una comitiva di cacciatori chiese ospitalità a Mariedda. Tra loro vi era lo sposo di Mariedda, che non si fece riconoscere, ma accolse garbatamente i cacciatori, fra cui c'era don Juanne, il medico del diavolo.

Tutti furono incantati della buona accoglienza e della bellezza di Mariedda e del bambino.

Don Mariano confessò di aver fatto cercare la povera sposa, ma inutilmente.

Intanto il bambino aveva giocherellato con un cucchiaino d'oro e l'aveva fatto cadere nella scarpa di Don Juanne. Mariedda disse che mancava un cucchiaino d'oro. Don Mariano, indignato, frugò personalmente tra i convitati e lo trovò nella scarpa di don Juanne. Decise di ucciderlo, ma Mariedda, impietosita, chiese grazia per lui e gli rivelò di essere la sposa tanto cercata.

Don Juanne si gettò ai piedi della nipote, chiedendo perdono.

Mariedda e il figlio tornarono trionfalmente a corte, dove vissero finalmente felici.