Aneddoti sugli scienziati 1

RENATO CACCIOPPOLI

 

1. L'insigne matematico napoletano Renato Caccioppoli, feroce antimonarchico, aveva come assistente il prof. Coronato, prete cattolico. Quando un allievo era particolarmente ignorante in matematica gli diceva: Avrai la laurea in matematica quando io sarò re e Coronato sarà Papa.

 

2. Una notte volle sperimentare la vita dei barboni. Fu arrestato per accattonaggio, nonostante avesse detto di essere un docente dell’Università di Napoli, perché non aveva con sé alcun documento di riconoscimento. L’indomani gli agenti telefonarono all’università per chiedere conferma di ciò che il sospettato aveva sostenuto. Fu riconosciuto grazie alla descrizione del suo abbigliamento e fu rilasciato subito.

 

3.  Un giorno uno studente gli chiese di indicare la frase più vera in assoluto. Caccioppoli rispose: Al cuore non si comanda.

 

4. Caccioppoli, un giorno, chiese a uno studente di disegnare una retta (si disegna un segmento e se ne tratteggiano gli estremi). Lo studente disegnò una linea dritta, ma Caccioppoli non era soddisfatto. Lo studente continuò a disegnare, andando oltre la lavagna. Il professore insistette che continuasse ancora. Lo studente prolungò la sua retta fino alla porta. A questo punto il docente lo cacciò fuori.  

 AMPÈRE

 

1. Lo scienziato Ampère, che era molto distratto, durante le sue lezioni usava spesso il cancellino della lavagna per soffiarsi il naso.

 

2. Un giorno, mentre passeggiava per Parigi, Ampère scambiò la porta di una carrozza ferma per una lavagna e cominciò a riempirla di formule matematiche: quando la carrozza si mosse egli la rincorse deciso a terminare i suoi calcoli.

 

3. Un giorno Napoleone visitò l'Accademia di Parigi, si presentò ad Ampère, che non lo conosceva e lo invitò a pranzo per il giorno dopo. Ma il giorno dopo, nella sala da pranzo di Napoleone c'era una sedia vuota: Ampère si era dimenticato dell'importante invito.

 

ARRHENIUS

 

Il giovane chimico svedese, Svante August Arrhenius, nel 1884, sostenne che gli ioni fossero atomi dotati di carica. Espose le sue idee nella tesi di laurea, ma l’idea di un atomo dotato di carica elettrica apparve talmente rivoluzionaria, che gli esaminatori decisero di promuoverlo, ma col voto minimo.

Sul finire del secolo fu scoperto l’elettrone e improvvisamente la teoria di Arrhenius fu rivalutata, al punto che, nel 1903, gli fu assegnato il premio Nobel per la chimica per quella stessa tesi considerata ridicola vent’anni prima.

 

 

EINSTEIN

 

1. Albert Einstein era dislessico: ometteva nella lettura e nella scrittura lettere, numeri e nomi e componeva frasi disordinate.

 

2. E' notissima una sua foto in cui tira fuori la lingua. Al suo settantaduesimo compleanno, Einstein aveva già posato per numerose foto ed era stanco. all'ennesima proposta di mettersi in posa, fece la linguaccia. 

GALILEI

 

Galileo Galilei (1564-1642), utilizzando il cannocchiale, inventato da alcuni mercanti olandesi, per guardare il cielo e gli oggetti lontani, fece molte inaspettate scoperte. Cercando dei finanziatori per le sue ricerche, si rivolse ai dogi della Repubblica di Venezia, promettendo che, col suo strumento, avrebbero potuto avvistare le navi nemiche molto prima e avere il tempo di prepararsi ad

attaccare e a difendersi. 

Da MARGHERITA HACK - Vi racconto l'astronomia.

 

 

GALOIS

 

Evariste Galois, a 20 anni, mentre era in carcere per le sue idee politiche, elaborò le basi per quella che in seguito venne chiamata la Teoria di Galois. Per salvare l'onore della donna che amava, accettò una sfida a duello, pur sapendo di dover morire. Passò tutta la notte a sistemare i suoi lavori matematici e scrisse delle annotazioni sulla mancanza di tempo, che gli impediva di fornire un'esposizione chiara e sistematica. Morì a soli 21 anni.

GAMOW

 

Lo scienziato George Gamow propose per la prima volta la teoria del Big Bang e sostenne che, in una primissima fase di formazione, l'universo avesse dimensione zero e che fosse infinitamente caldo.

Egli espose la sua teoria in un articolo scritto con il suo allievo Ralph Alphe e il fisico nucleare Hans Bette. Con notevole senso dell'umorismo indicò come autori del testo Alphe, Better e Gamow (Alfa, Beta e Gamma), una trovata assai felice per un articolo sull'inizio dell'universo.