Il pifferaio magico

MANET - Il pifferaio
MANET - Il pifferaio

 

Un tempo la città di Hamelin era stata talmente invasa dai topi, che non  si poteva più vivere in città. Si cercò di attirare molti gatti, ma i topi li misero in fuga. I poveri cittadini non sapevano più che fare.

 

Un giorno un omino tutto allegro si presentò al sindaco di Hamelin e gli promise di liberare la città dai topi in cambio di mille monete d'oro.
Il sindaco promise  e quell’uomo prese dal suo sacco un piffero e cominciò a suonarlo.

 

Subito tutti i topi cominciarono a seguirlo. La musica del pifferaio era magica e i topi lo seguivano, sperando di trovare un luogo ancor più ricco e bello di quello. A poco a poco tutta la strada fu piena di topi, che correvano dietro il pifferaio magico.

 

 

La gente, affacciata alle finestre, vide un numero inverosimile di topi e pensò che forse il loro incubo stava finendo.

I topi continuarono a seguire incantati il pifferaio, il quale a un certo punto arrivò al fiume, sempre seguito dai topi; entrò nell’acqua e qui tutti i topi annegarono.

 

Allora il suonatore uscì dal fiume e tornò dal sindaco per ricevere la ricompensa.
Il sindaco, quando lo vide, si rifiutò di pagarlo, perché pretendeva una grande somma per un’ora soltanto di lavoro. Il pifferaio gli ricordò la disperazione di tutti gli abitanti di Hamelin, che non sapevano come liberarsi dai topi, ma il sindaco non voleva pagarlo. Allora il pifferaio si rivolse agli abitanti della città, ma questi erano tutti avaracci e si rifiutarono di pagarlo.

 

 Così il pifferaio promise che si sarebbe vendicato.

Uscì per strada e cominciò a suonare una musica dolcissima. A uno a uno i bimbi di Hamelin cominciarono a seguirlo, affascinati da quella soave musica. Dopo un po’  tutti i bambini della città erano per strada e seguivano il pifferaio magico, tutti felici e ridenti.  I loro genitori, preoccupati, cercarono di fermarli, ma i bambini continuavano a seguire il pifferaio, come trasognati.

 

Allora cominciarono a correre, a cercare di trattenere i loro bambini, a strattonarli, ma inutilmente.

Giunsero alla montagna. Questa si aprì e inghiottì tutti. Dei bambini non restò alcuna traccia e nessuno seppe mai più nulla di loro.