Svegliarsi all'alba

Un profumo di mare

nella tua casa

 

Mare al tramonto
Sulla sabbia il gabbiano

lascia le orme

 

Mare d'inverno

S'infrange sugli scogli

onda schiumosa

 

Piccolo borgo
grande risorsa è il mare

Dà vita a tutti

 

grande risorsa

dei paesi costieri-

il mare è vita

 

Il mare chiama

L'eco della sua voce

fino al tramonto

 

Voce del mare

Nenie di pescatori

Fiabe infantili

 

Grandi ricchezze
inesplorati abissi
Il mare è vita

 

Voce del mare

incanto del passato

Nenie infantili 

 

Fin da bambina 

Tra la schiuma del mare

trascorro il tempo

Immersi in acqua

star bene con se stessi

come bambini

 

Sognando il mare

Forse al grembo materno

voglio tornare

 

voce del mare

per chi l'ascolta narra

storie di vita

 

Grande risorsa

del borgo marinaro

il mare è vita

 

mi suggestiona

il richiamo del mare

da mane a sera

 

voce del mare

propone fino a sera

saggi consigli

 

dalla scogliera

si sente fino a notte-

l'eco del mare

 

guardo al mattino

l'immensità del mare-

timore e gioia

 

Verso il tramonto
Il mare unito al sole
nell'infinito

 

fin da bambina-

tra musica e racconto

mi parla il mare

 

fin da bambina
respiro coi gabbiani
aria salmastra


INGREDIENTI CREMA AL MASCARPONE PER 4 PERSONE:

gr. 200 di mascarpone – gr. 200 di zucchero – 3 tuorli d’uovo – 2 albumi – 1 bicchierino di rum


PREPARAZIONE:

Prendete una terrina e al suo interno sbatteteci i tuorli d’ uovo e lo zucchero. Una volta diventati spumosi aggiungete il mascarpone ed il rum e continuate a sbattere per amalgamare bene la crema.

Quindi montate a neve fermissima i 2 albumi, successivamente incorporateli a cucchiaiate alla crema mescolando con un cucchiaio di legno dall’ alto verso il basso per non smontare gli albumi.

Sistemate la crema in coppette e servitela dopo averla lasciata raffreddare in frigorifero per qualche ora.

INGREDIENTI CROSTINI TOSCANI:

300 g. di fegatini di pollo – 1/2 cipolla – 40 g di burro – 1/2 bicchiere di marsala secco – 20 g di capperi sotto aceto – 5 filetti di acciughe salate


PREPARAZIONE:

Dopo aver pulito i fegatini dal grasso, lavarli molto accuratamente e tagliarli quindi in pezzi. In un recipiente adatto far fondere il burro ed aggiungere la cipolla tagliata a fettine molto sottili, oltre ai fegatini.

Far rosolare il tutto per circa 10 minuti ed aggiungere un po’ di marsala. Una volta evaporato il vino, tritare tutto il preparato in maniera accurata su un tagliere apposito, con una mezzaluna.

Rimettere tutto nella casseruola ed aggiungere un po’ di brodo di carne per ammorbidire tutto. Aggiungere infine i capperi e le acciughe tritate.

Servire sul pane abbrustolito.

 

INGREDIENTI CROSTINI DI POLENTA:

4 fette grandi di polenta avanzata – 4 fette di mortadella spesse – 4 fette di pancetta affumicata – 4 di fontina – 4 cucchiai di grana grattugiato – 50 gr. di burro – 2 uova – 1/2 cucchiaino di curry – 1 grattata di noce moscata – sale


PREPARAZIONE:

Far rosolare le fette di polenta in una casseruola. Aggiungere ovviamente anche il burro, finché le fette saranno indorate da tutte e due le parti. Salarle adeguatamente e poggiare su ogni fetta la pancetta, la mortadella ed il formaggio.

Abbassare la fiamma, coprire il recipiente e fondere il formaggio. Sbattere le uova in un recipiente con grana, curry ed una grattata di noce moscata. Dividere il preparato sulle fette di polenta, facendo rapprendere le uova per cinque minuti, più o meno.

INGREDIENTI CROSTINI AL SALMONE:

150 g. di salmone affumicato a fette sottili – 8 fette di pan carrè – Burro q.b.


PREPARAZIONE:

Rifilare la crosta del pan carrè, per poi tagliarle a metà, in diagonale, ottenendo dei triangoli. Dopodiché tostare il pan carrè al forno o su una piastra, per un po’ di tempo, fino ad ottenere l’indoratura della superficie.

Nel frattempo, affettare le fette di salmone affumicato in piccole strisce, della stessa dimensione dei crostini. Spalmare un po’ di burro sui crostini e quindi adagiare il salmone su ogni fetta.


ACCORGIMENTI:

Questo antipasto va servito in un piatto da portata, decorato con dei rametti di prezzemolo.

 

INGREDIENTI VITELLO TONNATO:

6 filetti di Acciughe – aceto balsamico – acqua – aglio – alloro – 15 capperi – 600 gr di carne bovina – 1 cipolla – 4 cucchiai d’olio – pepe – rosmarino – 1 gambo di sedano – 100 gr di tonno – 3 uova sode – 1 carota – ½ litro di vino – 4 chiodi di garofano


PREPARAZIONE:

Si metta prima di tutto la carne in un contenitore apposito, con carota, sedano, cipolla, rosmarino, alloro e chiodi di garofano. Aggiungere due cucchiai d’olio e un po’ di sale, ad occhio. Questo arricchirà la ricetta di profumi ed aromi.

Provvedete quindi a bagnare la carne con il vino bianco ed aggiungete, a scelta, un po’ d’acqua in più o del brodo.

Lasciar cuocere la carne per un’ora e mezza. Dopo la cottura lasciar raffreddare insieme al fondo. Preparare nel frattempo la salsa tonnata, sbriciolando il tonno con uova sode, acciughe, capperi e un po’ d’olio. La salsa sarà così cremosa e morbida.

Appena sarà cotta la carne bisogna farla a fettine sottili, disponendole su un piatto da portata. Stenderci quindi la salsa e, a seconda dei gusti, anche un po’ di aceto balsamico.


ACCORGIMENTI:

Non eccedere troppo nel sale se non si è abituati ad una cucina molto salata.

INGREDIENTI GNOCCHI FRITTI PER 6 PERSONE:

500 g di farina – 50 g di margarina – 1/2 bustina di lievito in polvere per torte salate – olio per friggere – 1 cucchiaino di sale fino


PREPARAZIONE GNOCCHI FRITTI:

Prendete un contenitore e inseriteci all’interno la farina, il lievito, la margarina, il sale e acqua tiepida fino a quando non ottenete una pasta morbida. Mescolate quindi fino a che non risulterà del tutto omogenea.

Infarinate quindi una qualsiasi spianatoia e tirate la pasta fino a farla diventare una sfoglia sottile, dopodiché tagliatela a rombi.

Prendete una forchetta e punzecchiate i rombi, friggeteli quindi in molto olio bollente. Una volta fritti scolateli e appoggiateli su carta assorbente da cucina. Serviteli ancora caldi.


ACCORGIMENTI:

Servite gli gnocchi accompagnati ad affettati vegetali, sono indicati quelli affumicati

INGREDIENTI INVOLTINI PRIMAVERA PER 6 PERSONE:

12 sfoglie di carta di riso o pasta wonton – 1 spicchio d’aglio – 1/4 di cipolla – 100 g. di cavolo cinese (o verza) – 100 g. di carote – 100 g. di germogli di soia – 1 peperoncino – Sale fino q.b. – Olio q.b.


PREPARAZIONE INVOLTINI PRIMAVERA:

Per iniziare preparate una sfoglia di carta di riso o pasta wonton impastando 200 gr di farina con 100 ml di acqua ed un mezzo uovo sbattuto. Si otterrà una pasta elastica dopo una lavorazione su base infarinata di circa 10 minuti. Per finire stendiamo la pasta creando una sfoglia molto sottile e tagliamo 12 rettangoli di dimensioni 15×20 cm.

Ora andiamo a vedere come preparare le verdure: far soffriggere uno spicchio d’aglio, il peperoncino e la cipolla tritata nell’olio bollente, successivamente possiamo aggiungere il cavolo cinese sminuzzato ( o la verza in alternativa), la carota tagliata a filettini, i germogli di soia ed il sale fino. Far cuocere al dente le verdure togliendo poco dopo aglio e peperoncino.

Prima di adoperare le sfoglie di carta di riso immergiamole per un attimo in acqua tiepida per  farle ammorbidire e rendere plasmabili. Posizioniamo due sfoglie sul piano di lavoro e posizioniamoci al di sopra un pugno di ripieno delle verdure precedentemente preparate e procedere al confezionamento degli involtini arrotolando la punta della pasta verso l’alto, chiudendo gli angoli laterali ed arrotolando in tal modo l’involtino su sè stesso.

Possiamo procedere alla frittura in olio bollente non prima di averli riposti per circa 10 minuti in frigo. Appena gli involtini saranno dorati possiamo scolarli, salarli e tenerli in caldo. Servirli in tavola accompagnati da una salsa a piacere che sia essa agrodolce o di soia.


ACCORGIMENTI:

Per evitare che gli involtini si aprano o non si chiudano bene nel momento in cui andiamo a confezionarli con le verdure spennelliamoli con un pòd’acqua per fare in modo che la pasta si sigilli meglio.

 

ACROSTICO

 Formare un tanka con la parola PAREO - VIDEO - MARTE - PESCA - Un acrostico (dal greco tardo ἀκρόστιχον, composto di ἄκρον, «estremo» e στίχος, «verso») è un componimento poetico o un'altra espressione linguistica in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase.

 

alla fiera di mastt'andrè aggiu compratu nu piffariello trullutru lu tamburinu bumbum tritri lu zuffariello tata la pistola zaza la viola fru fru lu viulinu

c'era una volta

un re tristo e malvagio

che maltrttava

servi e fantasie

 un dì si ammalò-

nervoso e lamentoo

picchhiava tutti

 

ad uno ad uno

i servi fuggirono-

rimase solo

 

mali e doloru-

nessuno lo curava

come soffrivs.

con gentilezza

umilmente chiedeva

sollievo e aiuto

 

ebbe attenzioni

affertto e simpatia

e finalmente

 

accettò gli altri

imparò a rispettarw

e anche amare

jil brutto anatroccolo

nella covata

felice nmamma chioccia

con gli anatrini

 

le piume gialle

l'allegro pigolìo

gioia nel nido

 

solo fra tanti

l'anatroccolo grigio

non pigolava

era diverso

col suo grigio piumaggio

brutta la voce

 

l'anatroccolo

tra il qua qua dei fratelli

crebbe da solo

 

non razzolava

si muoveva nell'acqua

con eleganza

 

le piume bianche

ed il collo flessuoso-

era ammirato

 

per il suo stile

il suo bel portamento-

splendido cigno

 

(Juan Ramòn Jimènez)
Ricordo, amore che non muore mai,
con un incanto quasi in sogno;
amore che non muore mai, in un primo mattino
che resta così reale come il sogno;
amante sveglio,
luna del sole,
rete di nudi di stelle,
mare di onde di baci,
aurora bambina, in una cuna che cullli,
senza che muoia mai, il tramonto!

 

Ezra Pound
Tu conservi il tuo petalo di rosa
finché il tempo delle rose non ci sarà più.
Credi che la Morte voglia baciarti?
Credi che la Casa Buia
ti procurerà
un amante come me?
Che le nuove rose sentiranno la tua mancanza?

Prediligi il mio mantello a quello di polvere
che copre l'anno passato,
perché dovresti diffidare più del tempo
che non dei miei occhi.

 

*****************

Ezra Pound

 

L'aurora entra a passettini
come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Ne ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest'ora di chiara freschezza,
l'ora di svegliarsi in amore.

ANTONIA POZZI

 

Stamattina
sono rimasta tanto alla finestra
a riguardare il cielo:
non c’era nessun velo
di nebbia, ma una decisa tela.
Le nuvole parevan ritagliate
ed ingommate
l’une sull’altre, strette;
carnose, a sfumature nette.
E mi sembrava
che a saettar là dentro a capofitto
con un bel volo dritto
non mi sarei dovuta sperdere
per strade sinuose
in nebulosità fumose,
ma che sarei dovuta riuscire
dall’altra parte, immediatamente,
in un azzurro fresco, veemente.
E poi me ne sarei tornata
con calma strascicata
palpeggiandomi guardinga e gelosa
l’anima rugiadosa. 

MARGHERITA GUIDACCI - Però, qualche volta 

Però, qualche volta,
nella calca di un autobus o attraversando una piazza,
ho incrociato uno sguardo così umido e lucido
e sono stata sul punto di chiedere a un ignoto passante
se anche lui aveva fatto il mio sogno. Ma non ho osato mai.

Non oserei neppure se in altri occhi scorgessi la stessa domanda.
cosa potremo dirci, del resto, o spiegarci a vicenda?

Noi non sappiamo di cosa siamo complici o vittime
e ad ogni modo ci deluderebbero le parole.

 

GUIDACCI

 

Domandare? A che scopo? Forse domandano gli astri
quale forza li spinse sul loro cammino?
Ubbidienti e fedeli essi lo compiono;
ubbidiente e fedele compirò il mio:

perchè vi sono molti cieli, e quello dove mi muovo
non è meno stupendo del mio firmamento
ed ha leggi altretanto certe, per cui su un'orbita assegnata
reco il messaggio di fuoco degli dèi.

JOUMANA HADDAD - DONNA

Nessuno può immaginare.
Quel che dico quando me ne sto in silenzio
Chi vedo quando chiudo gli occhi
Come vengo sospinta quando sono pressata.
Cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno, nessuno sa

Quando ho fame, quando parto
Quando cammino e quando mi perdo

Nessuno sa che per me
andare è ritornare e ritornare è indietreggiare
Che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera
e quel che seguirà è una tempesta

Credono di sapere ed io glielo lascio credere.

E creo.

Hanno costruito per me una gabbia
affinché la mia libertà fosse una loro concessione
E ringraziassi e obbedissi

Ma io sono libera prima e dopo di loro
con e senza di loro.
Sono libera nella vittoria e nella sconfitta.

La mia prigione è la mia volontà!

La chiave della prigione è la loro lingua
Tuttavia la loro lingua si avvinghia
intorno alle dita del mio desiderio
E al mio desiderio non impartiscono ordini.

Sono una donna

Credono che la mia libertà sia loro proprietà

Ed io glielo lascio credere.
E creo.

PROPERZIO

 

E’ un amore impossibile” mi dici.
“E’ un amore impossibile” ti dico.
Ma scopri che sorridi se mi guardi,
e scopro che sorrido se ti vedo.
“Di notte” – tu confessi – “io ti penso.
Ti penso giorno e notte
e mi domando se stai pensando a me,
mentre ti penso”.
La società, le regole, i doveri…
ma tremi quando stringo le tue mani.
“Meglio felici o meglio allineati?”,
Ti chiedo. E il tuo sorriso accende il giorno,
cambiando veste ad ogni mio pensiero.
“Questo amore è possibile”, ti dico.
“Questo amore è possibile”, mi dici.

Sesto Aurelio Properzio (Assisi, circa 47 a.C. – Roma, 14 a.C.), poeta romano

V. Lamarque - La signora dell’ultima volta

 

L’ultima volta che la vide non sapeva

che era l’ultima volta che la vedeva.
Perché?
Perché queste cose non si sanno mai.
Allora non fu gentile quell’ultima volta?
Sì, ma non a sufficienza per l’eternità.

 

TAGORE

 

Sto seduto come un mendicante
che nasconde il viso dietro la veste
e quando mi chiedono cosa voglio
abbasso gli occhi e non rispondo.

Ma come potrei dire loro
che aspetto te
e che tu hai promesso di venire?

Come potrei dire senza vergogna
che io ho in dote questa povertà?
Tengo stretto nel segreto
del mio cuore questo orgoglio.

Siedo sull'erba
guardo il cielo
e sogno lo splendore improvviso
del tuo arrivo.
POESIA TUAREG - SILENZIO E SOLITUDINE

Solamente chi vive nel deserto
ne conosce il silenzio
che scende da ogni stella palpitante
e dalla bianca tomba della luna.

Si stende senza palpiti il deserto
simile al cuore di una donna morta
che nessuna carezza risveglia.

 

Solamente chi è perso nel deserto
senza canti di uccelli
né stormire di fronde
nell'arido grigiore
di pietra e sabbia
conosce la vera solitudine

Io mi sono disteso
in questa immensità che scava
di sotto ai nostri piedi
la cuna della tomba e del vagito.

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Ti auguro di vivere senza lasciarti comprare dal denaro. Ti auguro di vivere senza marca, senza etichetta, senza distinzione, senza altro nome che quello di uomo. Ti auguro di vivere senza rendere nessuno tua vittima.Ti auguro di vivere senza sospettare o condannare nemmeno a fior di labbra. Ti auguro di vivere in un mondo dove ognuno abbia il diritto di diventare tuo fratello e farsi tuo prossimo. 

J. DEBRUYNNE