Alba De Céspedes

Alba Carla de Céspedes (Roma, 11 marzo 1911 – Parigi, 14 novembre 1997) è stata una scrittrice italiana autrice di importanti romanzi e autrice di opere teatrali e testi per il la radio e la televisione. Ha scritto anche poesie e libri per ragazzi.

 

La madre era romana (Laura Bertini Alessandrini), mentre il padre era un ambasciatore cubano. 

La famiglia De Céspedes era molto facoltosa e politicamente impegnata.

In questa famiglia di grande cultura ed apertura mentale si formò Alba, che apprese a parlare e a scrivere in molte lingue europee, ma scrisse le sue opere prevalentemente in lingua italiana, oltre ad alcuni scritti in francese.

A soli 15 anni, per ottenere la cittadinanza italiana Alba sposò il Conte Antamoro, da cui ebbe un figlio. Dopo qualche anno si separò dal marito. Collaborò a diverse testate giornalistiche, tra cui Il Mattino e Il Messaggero.

 

Nessuno torni indietro

 

 

 

Nel 1938 scrisse il romanzo Nessuno torni indietro. L'opera, che potremmo considerare un romanzo di formazione, racconta le esperienze, i sentimenti ed i turbamenti di otto ventenni che frequentavano un collegio della capitale.

Il romanzo della De Cespedes ebbe grande successo a livello internazionale internazionale e fu tradotto in 18 lingue. Fu pubblicato in 22 paesi diversi.

La scrittrice statunitense Mary McCarthy subì notevolmente l'influenza di questo romanzo, che in qualche modo si rispecchia nella sua opera, Il gruppo  (1962), in cui parla delle esperienze sentimentali ed erotiche di alcune ragazze.

 

Protagoniste del romanzo sono 8 ragazze che si incontrano nel Collegio Grimaldi di Roma. Tra le protagoniste ricordiamo Emanuela, una ragazza che proviene da una ricchissima famiglia romana, che vive in collegio col dichiarato scopo di studiare. In realtà Emanuela ha un segreto. E' una ragazza madre che ha avuto una relazione con un aviatore americano da cui è nata una figlia, Stefania, che è stata  iscritta in un Collegio di Roma. Emanuela vive nella capitale proprio per poter frequentare la figlia e vederla almeno la domenica.

Come Emanuela, anche le altre ragazze vivono in collegio la loro vita di studentesse, nascondendo i loro sogni e i loro segreti.

La scrittrice parla in terza persona di queste giovani donne, lasciando che siano loro ad esprimere, con le loro parole, i loro gesti. i frequenti battibecchi con le compagne, la propria individualità. Non le giudica, non esprime alcun giudizio morale. Accetta ogni libera espressione della femminilità che, in tutte le ragazze, è ben lontana in ogni caso, dall'immagine di Angelo del focolare che  costituiva il modello di riferimento della figura femminile durante il fascismo.

 

La de Céspedes vinse un premio ex aequo con Vincenzo Cardarelli. Il romanzo piacque molto e fu favorevolmente accolto dalla critica. Fu pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Fu censurato dal regime fascista. Ma l'editore insistette per pubblicarlo, certo di avere tra le mani un'opera preziosa. 

 

Il regista Alessandro Blasetti, nel 1943, girò un film, tratto dal romanzo "Nessuno torna indietro".

 

 

Tra il 1940 e il 1943 la scrittrice. partecipò attivamente alla lotta antifascista e fu partigiana col nome di Clorinda. Dai microfoni delle radio, Clorinda, che era il suo nome di battaglia, come l'eroina della Gerusalemme liberata, incitava le donne a fare resistenza attiva e passiva sia ai tedeschi che ai fascisti e addirittura le pungolata ad atti di sabotaggio. 

 

 

 

Nel 1944 fondò la rivista letteraria Mercurio, cui collaborarono scrittori di spicco, come Alberto Moravia, Massimo Bontempelli, Sibilla Aleramo, Gaetano Salvemini ed Hemingway, ma anche artisti come Renzo Vespignani.

 

Nel secondo dopoguerra la De Céspedes strinse amicizia con vari letterati, tra cui Elio Vittorini, Vitaliano Brancati, Anna Banti e Maria Bellonci, oltre allo scrittore Italo Calvino, che era italo-cubano come lei. Con lui diede vita all'Associazione nazionale di amicizia  Italia-Cuba.

 

Dopo il 1948, la scrittrice iniziò a collaborare al settimanale Epoca e scrisse diversi romanzi,  tra cui ricordiamo Quaderno proibito, Il rimorso e La bambolona.

Nel 1970 scrisse Le ragazze di maggio, in cui riferisce interviste e incontri con i giovani rivoluzionari francesi e con le ragazze che vivevano in prima persona la rivoluzione sessuale. Il libro fu scritto in Francia all'indomani degli eventi del Sessantotto.

Oltre a romanzi, la De Céspedes scrisse racconti e poesie. Alcune opere furono scritte in francese.

A 86 anni morì dopo una lunga malattia.

Marina Zancan (a cura di) - Alba de Cespedes, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori,  Milano 2001

Piera Carroli - Esperienza e narrazione nella scrittura di Alba De Céspedes, Ravenna, Longo, 1993

Ulla Åkerström -Tra confessione e contraddizione. Uno studio sul romanzo di Alba de Céspedes dal 1949 al 1955, Roma 2004

Marina Zancan (a cura di) - Alba de Céspedes, Milano, Il Saggiatore, 2005

Lucia De Crescenzio - La necessità della scrittura: Alba de Céspedes tra Radio Bari e "Mercurio" (1943-1948), Bari, Stilo, 2015

Michela Monferrini - Dalla parte di Alba, Ponte alle Grazie 2023