* * * *Altri poeti ispano-americani* * * *

CESAR VALLEJO - Considerato a freddo, imparzialmente

 

Considerato a freddo, imparzialmente,
che l’uomo è triste, tosse, e tuttavia
si compiace d’avere un petto rosso;
che tutto ciò che fa è esser composto
di giorni;
che è un fosco mammifero e si pettina…

Considerato che
l’uomo procede dolcemente dal lavoro
e riecheggia capo, suona subordinato;
che il diagramma del tempo
è sempre un diorama di medaglie
e a metà aperti i suoi occhi studiarono
fin da lontani tempi
la formula famelica di massa…

Compreso senza sforzo
che l’uomo a volte si mette a pensare,
come volendo piangere,
e destinato a stendersi da oggetto
si fa buon falegname, suda, uccide
e dopo canta, pranza, s’abbottona…

Considerato inoltre
che l’uomo in verità è un animale
e tuttavia, girando, m’urta nel capo con la sua tristezza…

Esaminati infine
le sue carte in contrasto, il suo cesso,
la sua disperazione al terminare del giorno atroce,
che lo annienta…

Compreso
ch’egli sa che lo amo,
che l’odio con affetto e m’è, in definitiva, indifferente…

Considerato i suoi documenti d’insieme
e guardato con lente l’attestato
che prova ch’egli nacque piccolino…

gli faccio un cenno,
viene,
e io gli do un abbraccio, mi commuovo.
Che importa! Mi commuovo… Mi commuovo…

 

Considerando en frío, imparcialmente

Considerando en frío, imparcialmente,
que el hombre es triste, tose y, sin embargo,
se complace en su pecho colorado;
que lo único que hace es componerse
de días;
que es lóbrego mamífero y se peina…

Considerando
que el hombre procede suavemente del trabajo
y repercute jefe, suena subordinado;
quel el diagrama del tiempo
es constante diorama en sus medallas
y, a medio abrir, sus ojos estudiaron,
desde lejanos tiempos,
su fórmula famélica de masa…

Comprendido sin esfuerzo
que el hombre se queda, a veces, pensando,
como queriendo llorar,
y, sujeto a tenderse como objeto,
se hace buen carpintero, suda, mata
y luego canta, almuerza, se abotona…

Considerando también
que el hombre es en verdad un animal
y, no obstante, al voltear, me da con su tristeza en la cabeza…

Examinando en fin,
sus encontradas piezas, su retrete,
su desesperación, al terminar su día atroz,
borrándolo…

Comprendido
que él sabe que le quiero,
que le odio con afecto y me es, en suma, indiferente…

Considerando sus documentos generales
y mirando con lentes aquel certificado
que prueba que nació muy pequeñito…

le hago una seña,
viene,
y le doy un abrazo, emocionado.
Que màs da! Emocionado… Emocionado…

CESAR VALLEJO - Agape


Oggi non è venuto nessuno a domandare
né mi hanno chiesto nulla questa sera.

Neanche un fiore di cimitero ho visto
in una così allegra processione di luci.
Perdonami, Signore: son morto così poco!

Questa sera tutti, tutti passano
senza domandarmi né chiedermi nulla.

E non so cosa scordano, e mi resta
in mano male, come cosa d’altri.

Sono uscito sull’uscio
e mi vien voglia di gridare a tutti:
se vi manca qualcosa, è qui che è rimasta!

Perché tutte le sere della vita
non so che porte sbattono su un viso
e qualcosa d’altri si prende  l’anima mia.

Oggi non è venuto nessuno
e son morto così poco stasera!

 

Hoy no ha venido nadie a preguntar;
ni me han pedido en esta tarde nada.

No he visto ni una flor de cementerio
en tan alegre procesiòn de luces.
Perdóname, Señor: qué poco he muerto!

En esta tarde todos, todos pasan
sin preguntarme ni pedirme nada.

Y no sé qué se olvidan y se queda
mal en mis manos, como cosa ajena.

He salido a la puerta,
y me da ganas de gritar a todos:
Si echan de menos algo, aquí se queda!

Porque en todas las tardes de esta vida,
yo no sé con qué puertas dan a un rostro,
y algo ajeno se toma el alma mía.

Hoy no ha venido nadie;
y hoy he muerto qué poco en esta tarde!

CESAR VALLEJO - Gli araldi neri (Los heraldos negros)


Ci sono colpi nella vita, così forti…io non so!
Colpi come l’odio di Dio; come se di fronte ad essi,
la risacca di tutto il sofferto
ristagnasse nell’anima…Io non so!

 

Sono pochi; però sono…Aprono solchi scuri
nel volto più fiero e nel lombo più forte.
Saranno forse i puledri di barbari Attila;
o gli araldi neri che ci invia la Morte.

Son le cadute profonde dei Cristi dell’anima,
di qualche fede da adorare che il Destino bestemmia.
Questi colpi sanguinosi sono i crepitii
di qualche pane che sulla porta del forno ci si brucia.

E l’uomo…Povero…povero! Gira lo sguardo, come
quando una pacca sulla spalle ci chiama;
Gira gli occhi pazzi, e tutto il vissuto
ristagna, come una pozzanghera di colpa, nello sguardo.

 

Hay golpes en la vida, tan fuertes … ¡Yo no sé!
Golpes como del odio de Dios; como si ante ellos,
la resaca de todo lo sufrido
se empozara en el alma… Yo no sé!

Son pocos; pero son… Abren zanjas obscuras
en el rostro más fiero y en el lomo más fuerte.
Serán talvez los potros de bárbaros atilas;
o los heraldos negros que nos manda la Muerte.

Son las caídas hondas de los Cristos del alma,
de alguna fe adorable que el Destino blasfema.
Esos golpes sangrientos son las crepitaciones
de algún pan que en la puerta del horno se nos quema.

Y el hombre… Pobre… pobre! Vuelve los ojos, como
cuando por sobre el hombro nos llama una palmada;
vuelve los ojos locos, y todo lo vivido
se empoza, como charco de culpa, en la mirada.

MARIO BENEDETTI - Tattica e strategia

 

La mia tattica è guardarti

imparare come sei

volerti come sei

la mia tattica è parlarti

costruire con parole

un ponte indistruttibile

la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo

non so come

né so con quale pretesto

ma rimanere in te

la mia tattica è essere franco

e sapere che tu sei franca

e che non ci vendiamo simulacri

affinché tra i due

non ci sia teloni

né abissi

la mia strategia è

invece

molto più semplice

e più elementare

la mia strategia è

che un giorno qualsiasi

non so con che pretesto

finalmente abbia bisogno di me.

 

Mi tactica es mirarte
aprender como sos
quererte como sos
mi tactica es hablarte
construir con palabras
un puente indestructible
mi tactica es quedarme en tu recuerdo
no sé còmo ni sé
con qué pretexto
pero quedarme en vos
mi tactica es ser franco
y saber que vos sos franca
y que no nos vendamos simulacros
para que entre los dos
no hayan telòn
ni abismos
mi estrategia es
en cambio
mucho mas simple
y mas sencilla
mi estrategia es
que un dìa cualquiera
no sé con que pretexto
por fin me necesites.

 

 

MARIO BENEDETTI - Ti amo (Te quiero)

 

Le tue mani sono la mia carezza,
i miei accordi quotidiani
ti amo perché le tue mani
si adoperano per la giustizia
se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due
i tuoi occhi sono il mio esorcismo
contro la cattiva giornata
ti amo per il tuo sguardo
che osserva e semina il futuro
la tua bocca che è tua e mia
la tua bocca che non si sbaglia
ti amo perché la tua bocca
sa incitare alla rivolta
se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due
e per il tuo aspetto sincero
e il tuo passo vagabondo
e il tuo pianto per il mondo
perché sei popolo ti amo
e perché l’amore non è un’aureola
né l’ingenuo finale di una favola
e perché siamo una coppia
che sa di non essere sola
ti voglio nel mio paradiso
ossia quel paese
in cui la gente vive felice
anche senza permesso
se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due.

 

Tus manos son mi caricia
mis acordes cotidianos
te quiero porque tus manos
trabajan por la justicia
si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos
tus ojos son mi conjuro
contra la mala jornada
te quiero por tu mirada
que mira y siembra futuro
tu boca que es tuya y mía
tu boca no se equivoca
te quiero porque tu boca
sabe gritar rebeldía
si te quiero es porque sos
mi amor mi ccómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos
y por tu rostro sincero
y tu paso vagabundo
y tu llanto por el mundo
porque sos pueblo te quiero
y porque amor no es aureola
ni cándida moraleja
y porque somos pareja
que sabe que no está sola
te quiero en mi paraíso
es decir que en mi país
la gente vive feliz
aunque no tenga permiso
si te quiero es porque sos
mi amor mi ccómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho mas que dos.


 

MARIO BENEDETTI - Intimità (Intimidad)

 

Sogniamo assieme
assieme ci svegliamo
il tempo fa e disfa
e intanto
non gli importa il tuo sogno
o il mio sogno
siamo pigri
o troppo cauti
crediamo che non precipiti
questo gabbiano
crediamo che sia eterno
questo accordo
che la battaglia è nostra
o di nessuno
viviamo assieme
assieme soccombiamo
ma questa distruzione
è uno scherzo
un dettaglio un impeto
un residuo
un aprirsi e chiudersi
del paradiso
ormai la nostra intimità
è così immensa
che la morte la nasconde
nel suo vuoto
voglio che mi racconti
il dolore che taci
dal canto mio,
ti offro la mia ultima speranza
sei sola
sono solo
ma a volte
la solitudine può
essere
una fiamma.

 

 

Soñamos juntos
juntos despertamos
el tiempo hace o deshace
mientras tanto
no le importan tu sueño
ni mi sueño
somos torpes
o demasiado cautos
pensamos que no cae
esa gaviota
creemos que es eterno
este conjuro
que la batalla es nuestra
o de ninguno
juntos vivimos
sucumbimos juntos
pero esa destrucción
es una broma
un detalle una ráfaga
un vestigio
un abrirse y cerrarse
el paraíso
ya nuestra intimidad
es tan inmensa
que la muerte la esconde
en su vacío
quiero que me relates
el duelo que te callas
por mi parte te ofrezco
mi última confianza
estás sola
estoy solo
pero a veces
puede la soledad
ser
una llama.

MARIO BENEDETTI - Io non ti chiedo (Yo no te pido)

 

Io non ti chiedo di portarmi
una stella celeste
solo ti chiedo di riempire
il mio spazio con la tua luce.

Io non ti chiedo di firmarmi
dieci fogli grigi per poter amare
solo chiedo che tu ami
le colombe che amo osservare.

Dal passato non lo nego
ci arriverà un giorno il futuro
e del presente
cosa importa alla gente
se non fanno altro che parlare.

Io no ti chiedo di andarmi a prendere
una stella celeste
solo chiedo che il mio spazio
sia pieno della tua luce.

 

Yo no te pido que me bajes
una estrella azul
solo te pido que mi espacio
llenes con tu luz.

Yo no te pido que me firmes
diez papeles grises para amar
sólo te pido que tu quieras
las palomas que suelo mirar.

De lo pasado no lo voy a negar
el futuro algún día llegara
y del presente
que le importa a la gente
si es que siempre van a hablar.

Yo no te pido

Sigue llenando este minuto
de razones para respirar
no me complazcas no te niegues
no hables por hablar.

Yo no te pido que me bajes
una estrella azul
solo te pido que mi espacio
llenes con tu luz

MARIO BENEDETTI - Pausa

 

Ogni tanto bisogna fare
una pausa
contemplarsi
senza l’abitudine quotidiana
esaminare il passato
dato per dato
tappa a tappa
mattonella per mattonella
e non piangersi le menzogne
ma cantarsi le verità.

 

De vez en cuando hay que hacer
una pausa
contemplarse a sí mismo
sin la fruición cotidiana
examinar el pasado
rubro por rubro
etapa por etapa
baldosa por baldosa
y no llorarse las mentiras
sino cantarse las verdades.